Cardiologo accusato di omicidio stradale: “scontro” sul limite di velocità
Battute finali del processo che si sta celebrando col rito abbreviato, davanti il gup del Tribunale di Agrigento Luisa Turco, nei confronti del cardiologo agrigentino Salvatore Geraci, 38 anni, accusato di omicidio stradale in seguito alla morte nel tragico incidente avvenuto nell’agosto 2017 in cui perse la vita Taoufik Iahmar, 45enne tunisino. Il giudice ha […]
Battute finali del processo che si sta celebrando col rito abbreviato, davanti il gup del Tribunale di Agrigento Luisa Turco, nei confronti del cardiologo agrigentino Salvatore Geraci, 38 anni, accusato di omicidio stradale in seguito alla morte nel tragico incidente avvenuto nell’agosto 2017 in cui perse la vita Taoufik Iahmar, 45enne tunisino. Il giudice ha nominato l’ingegnere Pietro Minacapilli quale consulente per far luce sulla dinamica del sinistro soprattutto per quanto riguarda la velocità dell’auto al momento dell’impatto: il limite imposto è di 60km/h (per il consulente del giudice il mezzo andava ad una velocità tra 70km/h e 85km/h). Secondo la difesa, rappresentata dagli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri, l’imputato avrebbe dovuto attenersi al normale limite di 90km/h in quanto il cartello col divieto non era visibile. Si torna in aula il 19 ottobre con la requisitoria del pubblico ministero e l’arringa della difesa.