Giudiziaria

Cavalli dopati per corse clandestine: 18 indagati

L'inchiesta della Procura di Siracusa

Pubblicato 3 anni fa

Cavalli dopati e frustati a sangue per poter vincere nelle gare clandestine. La Procura di Siracusa ha iscritto 18 persone nel registro degli indagati. I carabinieri hanno eseguito le perquisizioni in abitazioni, maneggi e scuderie, situati tra Avola, Noto e Rosolini, ritrovando nelle stalle nella disponibilita’ dei proprietari numerosi cavalli maltrattati.

Durante le ispezioni sono stati anche rinvenute sostanze dopanti, come accertato dai militari del Nas e dai veterinari dell’Asp di Siracusa. Sotto i riflettori dei magistrati, il Procuratore aggiunto Fabio Scavone ed il sostituto Gaetano Bono, ci sono cinque corse clandestine, a cui, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbero preso parte 60 persone, tra scommettitori ed organizzatori, tutti quanti denunciati, che avrebbero postato i filmati delle gare sui social. E’ stato anche svelato un ricco giro di affari attorno alle corse: dalle informazioni in possesso agli inquirenti e’ emerso che c’erano puntate fino a 10 mila euro e le competizioni si sono svolte sulle strade provinciali, tra cui sulla Maremonti, che lega tra loro la Siracusana e i Comuni della zona montana.

Gli appuntamenti venivano dati attraverso messaggi sulle chat, sempre all’alba, momento della giornata in cui ci sono meno auto e controlli. I calessi erano “scortati” da decine di scooter, capaci di occupare tutta la carreggiata e solo per un caso non si sono verificati incidenti stradali. Dalle immagini prelevate dai social dai carabinieri emergono anche i maltrattamenti dei fantini verso i cavalli, frustati a sangue per vincere.

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