Giudiziaria

Crac gruppo Pelonero, giudici incompatibili: slitta il processo 

Il prossimo 17 aprile il processo sarà assegnato ad un’altra sezione

Pubblicato 1 anno fa

Due giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento sono incompatibili perché si sono occupati della vicenda in fase preliminare e quindi non possono trattare il processo. Slitta l’apertura del dibattimento del procedimento scaturito dall’inchiesta Malebranche sul crac da cinque milioni di euro del gruppo Pelonero. I giudici Alfonso Malato e Giuseppa Zampino hanno chiesto di astenersi dalla trattazione e il prossimo 17 aprile il processo sarà assegnato ad un’altra sezione. 

Al centro dell’inchiesta alcune operazioni commerciali legate al noto marchio Pelonero. Negli scorsi mesi il gup Micaela Raimondo ha disposto il rinvio a giudizio di 19 persone alle quali si contesta di avere realizzato un crac da 5 milioni di euro ma è stata esclusa l’ipotesi di reato più grave cioè l’associazione a delinquere. L’inchiesta, il 30 luglio del 2020, aveva fatto finire 10 persone agli arresti domiciliari. Oltre ai componenti della famiglia Sferrazza, che gestisce da anni la catena di negozi di articoli da regalo, casalinghi e giocattoli, era stata accusata di far parte dell’associazione a delinquere pure la commercialista Graziella Falzone: l’imputata e’ l’unica che sara’ giudicata a parte in seguito alla richiesta dei suoi legali Santo Lucia e Salvatore Falzone di essere processata con rito abbreviato. 

Il sistema ipotizzato dagli inquirenti era quello classico delle bancarotte: le aziende del gruppo, quando raggiungevano il massimo volume di affari, secondo l’accusa, venivano svuotate di beni e risorse che venivano fatte confluire su un’altra azienda del gruppo. Il tribunale del riesame e la Cassazione hanno annullato tutte le misure cautelari personali. Le imprese, pero’, sono tuttora sotto sequestro. Sotto accusa i titolari del gruppo, la commercialista e vari amministratori e soci che si sono alternati negli anni e avrebbero, secondo l’accusa, agevolato il sistema dei fallimenti pilotati.

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