Favara

Criminal Drink, slitta udienza preliminare per 27 imputati

Il gup Micaela Raimondo ha rinviato il procedimento al prossimo 9 febbraio

Pubblicato 4 anni fa

Falsa partenza, a causa di alcune mancate notifiche, della prima udienza preliminare nell’ambito della richiesta di rinvio a giudizio – avanzata dal pm Elenia Manno -a carico di 27 persone coinvolte nell’inchiesta “Criminal Drink”. Il gup Micaela Raimondo ha rinviato il procedimento al prossimo 9 febbraio.

L’inchiesta avrebbe svelato l’esistenza e l’operatività, in diversi luoghi d’Italia e d’Europa, di un’articolata organizzazione criminale a carattere transnazionale che, serialmente, dapprima istituisce e, poi, gestisce fittizi depositi fiscali di prodotti alcolici, per mezzo dei quali viene simulata la movimentazione di ingenti quantitativi di bevande alcoliche (birra e spiriti), verso tali depositi che, in realtà, ivi mai materialmente giungono.La strategia criminale, ha consentito ad una pluralità di soggetti esteri, “clienti” dell’organizzazione criminale oggetto di indagine, di beneficiare, economicamente e finanziariamente, dell’apparente trasferimento delle merci in Italia (presso i vari depositi fiscali fittizi).

La seconda fase dell’operazione “Criminal drinks”, che nella prima fase aveva anche condotto all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare (3 in carcere ed 1 ai domiciliari) ha fatto registrare un importante risultato con l’arresto, a Londra, di un componente dell’organizzazione, dedita all’evasione delle Accise e dell’Iva mediante la creazione di depositi fiscali e movimentazioni fittizie di alcolici di provenienza comunitaria: Francesco Cimieri di Cirò Marina (KR) domiciliato a Londra, Old Brombton Road South Kensinghiton. Il capo dell’organizzazione sarebbe Sebastien Hubert Albert Beatrice De Meersman.

La strategia criminale avrebbe consentito ad una pluralità di soggetti esteri, “clienti” dell’organizzazione criminale, di beneficiare, economicamente e finanziariamente, dell’apparente trasferimento delle merci in Italia (presso i vari depositi fiscali fittizi).Partendo da un primo  deposito a Favara nel settembre 2014, le indagini in progress hanno svelato l’esistenza di almeno altri 8 depositi fiscali fittizi in tutta Italia. Gli interessi economici ruotanti intorno alla vicenda illecita ammontano – ad oggi –  ad una cifra che, con stima prudenziale, si avvicina ai 100 milioni di €.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress