Favara

Faida Favara-Liegi: chiesti 8 rinvii a giudizio

Contestati tre omicidi e due tentati omicidi

Pubblicato 4 anni fa

Tre omicidi, due agguati falliti e un traffico di armi e droga: l’inchiesta “Mosaico”, che ha svelato una faida sull’asse Favara-Belgio, scaturita dall’omicidio dell’imprenditore vicino alla mafia Carmelo Bellavia, approda in aula per l’udienza preliminare. Il primo passaggio e’ stato fissato per il 15 giugno davanti al gup di Palermo, Claudia Rosini. La richiesta di rinvio a giudizio e’ stata firmata dai pm Claudio Camilleri, Calogero Ferrara, Alessia Sinatra e Gianluca De Leo. Alcune accuse sono state stralciate.

L’operazione, che ha fatto luce su altri episodi di sangue maturati nell’ambito degli scontri fra le due bande, e’ stata eseguita il 15 settembre dalla squadra mobile guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Minardi. L’avviso di conclusione delle indagini, in precedenza, era stato notificato ad Antonio Bellavia, 48 anni, residente in Belgio; Calogero Bellavia, 30 anni, di Favara; Calogero Ferraro, 43 anni, di Favara; Calogero Gastoni, 38 anni, di Agrigento; Carmelo Nicotra, 39 anni, di Favara; Gerlando Russotto, 31 anni, di Favara; Carmelo Vardaro, 44 anni, di Favara; Vincenzo Vitello, 64 anni, di Favara e Maurizio Di Stefano, 47 anni, di Favara. La posizione di quest’ultimo, forse per un problema di notifiche non essendo residente in Italia, e’ stata stralciata.

Tre gli omicidi contestati: quello di Mario Jakelich, avvenuto il 14 settembre del 2016 in Belgio (contestato ai Bellavia e a Vardaro), quello ai danni di Carmelo Ciffa, ucciso in pieno giorno a Favara il 26 ottobre del 2016 (contestato ai Bellavia) e quello ai danni di Emanuele Ferraro, ucciso a Favara l’8 marzo del 2018: il delitto e’ contestato a Gastoni. Lo stesso Di Stefano sarebbe stato vittima di due tentati omicidi: il primo in occasione dell’omicidio di Jakelich e il secondo, il 23 maggio del 2017, a Favara, nel magazzino di Nicotra: anche in questo caso la vittima designata era lui ma si salvo’ e resto’ solo ferito.

Nell’inchiesta sono confluiti una serie di segmenti investigativi su un vasto giro di armi, droga ed episodi di criminalita’ connessi agli agguati. I difensori degli imputati – gli avvocati Salvatore Cusumano, Salvatore Virgone, Giuseppe Barba, Samantha Borsellino, Angelo Farruggia, Annalisa Russello e Giacomo La Russa – all’udienza preliminare potranno chiedere il giudizio abbreviato oppure sara’ gup a pronunciarsi sulla richiesta del pm di rinviarli a giudizio.

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