Giudiziaria

Gessica Lattuca, un mistero lungo cinque anni: arriva la svolta? (video-intervista)

Torna di stringente attualità l'intervista all'indagato realizzata da Grandangolo

Pubblicato 2 anni fa

“Mia sorella fino alle nove meno dieci era con me”. Era il 12 settembre 2018 e Vincenzo Lattuca, 43 anni, parlava così ai microfoni di Grandangolo ad un mese esatto di distanza dalla scomparsa della sorella Gessica. A distanza di quasi cinque anni un’altra data segna un clamoroso spartiacque nelle complesse indagini sulla sparizione della giovane favarese, mamma di quattro figli: il 13 aprile 2023.

Favara, “Marcia per Gessica”: parla il fratello Enzo

È il giorno in cui la procura di Agrigento convoca proprio Vincenzo Lattuca in Questura e lo sottopone a interrogatorio presente il legale di fiducia, avv. Salvatore Cusumano. Un segnale più che chiaro. Davanti a lui ci sono il sostituto procuratore Paola Vetro e il capo della Squadra mobile di Agrigento, il vicequestore aggiunto Giovanni Minardi. Le carte sono ormai scoperte. Vincenzo Lattuca è accusato dell’omicidio aggravato della sorella e di occultamento di cadavere in concorso con ignoti. E Vincenzo Lattuca risponde ad ogni domanda, pur potendo avvalersi della facoltà di non rispondere, e rimanda al mittente ogni sispetto. L’accusa, formalizzata appena due mesi fa, riscrive totalmente una storia caratterizzata da molti silenzi e pochi colpi di scena. L’avviso di garanzia a Vincenzo Lattuca è però sicuramente uno di questi. L’indagato recentemente ha trascorso diversi anni in carcere per furti, rapine, minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. E’ stato anche sottoposto alla sorveglianza speciale, perché ritenuto socialmente pericoloso, e attualmente è indagato nell’inchiesta “Mosaico” che ipotizza un vasto traffico di armi e droga collegato alla faida fra due bande rivali che ha provocato cinque omicidi fra Favara e il Belgio.

Per quasi cinque anni tutte le attenzioni investigative si sono concentrate (quasi) esclusivamente su Filippo Russotto, ex compagno della donna, unico indagato della vicenda: perquisizioni, ispezioni, sequestri. Col passare del tempo, però, la pista che porta dritto a lui ha cominciato a cedere il passo (la Procura ha presentato richiesta di archiviazione) ad una nuova ipotesi alimentata da alcuni elementi che si fanno sempre più solidi. Tra tutti il rinvenimento di alcune tracce ematiche nella casa di Via Leopardi del padre (in quel momento detenuto) di Gessica Lattuca, abitazione anche del fratello Enzo. Negli ultimi giorni gli investigatori stanno effettuando un nuovo giro di interrogatori: vicini di casa, conoscenti, amici. L’ultimo è stato fatto pochi minuti fa in Questura. Tutte persone potenzialmente informate sui fatti. E tutte vecchie conoscenze già interrogate nel corso del primo filone di inchiesta. Il fatto nuovo, in attesa delle certezze provenienti dai laboratori scientifici è il litigio tra i due fratelli.  

Per la Procura di Agrigento la nuova pista porta dritta a Vincenzo Lattuca. Sarebbe stato lui ad uccidere la sorella al culmine di una lite avvenuta in casa del padre. Il motivo, secondo gli inquirenti, sarebbe dovuto alla circostanza che la ragazza fosse sotto effetto di alcol.

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