Il tentato omicidio del figlio dello chef stellato, perizia per stabilire capacità di intendere
Una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere del minorenne al momento delle coltellate sferrate
Una perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere del minorenne al momento delle coltellate sferrate. Battute finali del processo a carico di un diciassettenne di Licata accusato del tentato omicidio del figlio del noto chef stellato Pino Cuttaia. Il procedimento, in corso davanti il gup del tribunale per i Minorenni Antonina Pardo, è stato rinviato al 19 marzo per la requisitoria del pm Massimo Russo. In quel giorno verranno anche resi noti i risultati della perizia eseguita sul giovane.
L’imputato, difeso dagli avvocati Salvatore Manganello e Alberto Caffarello, è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. La vicenda risale allo scorso luglio. Alla base dell’aggressione ci sarebbe stato un alterco tra i due giovani scaturito da un piccolo furto. Il minore ha così estratto un coltello colpendo al fianco sinistro l’altro ragazzo. La vittima ha subìto la perforazione della pleura, la rottura della milza – che è stata asportata – finendo così in prognosi riservata per alcune settimane. Il minore, invece, venne arrestato dai poliziotti del commissariato di Licata pochi giorni dopo il fatto.
Nelle scorse settimane, dopo un periodo di detenzione di quasi cinque mesi all’Ipm di Caltanissetta, il diciassettenne è stato scarcerato e posto ai domiciliari.