Agrigento

Inchiesta sul gruppo Pelonero, il Riesame: “Non è associazione a delinquere”

Il Tribunale del Riesame conferma anche per altre due ordinanze le stesse motivazioni che hanno portato all’annullamento delle misure cautelari nei confronti della famiglia Sferrazza nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza denominata “Malebranche”: “Non è associazione a delinquere”.  “Il fatto che siano stati realizzati più delitti di bancarotta nell’ambito dello stesso nucleo familiare – si […]

Pubblicato 4 anni fa

Il Tribunale del Riesame conferma anche per altre due ordinanze le stesse motivazioni che hanno portato all’annullamento delle misure cautelari nei confronti della famiglia Sferrazza nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza denominata “Malebranche”: “Non è associazione a delinquere”. 

“Il fatto che siano stati realizzati più delitti di bancarotta nell’ambito dello stesso nucleo familiare – si legge nel provvedimento – non è sufficiente a fare emergere la stabile partecipazione a un sodalizio. L’intera vicenda è connotata da aspetti di estemporaneità”.”

L’operazione, denominata “Malebranche”, vede 22 persone indagate per reati che vanno dalla associazione per delinquere, alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio e all’auto-riciclaggio nonché a varie ipotesi di reati tributari. Le società coinvolte nelle indagini sono 12 e fanno capo al gruppo Pelonero di una nota famiglia di commercianti agrigentini, esercenti negozi al minuto e all’ingrosso per la vendita di generi casalinghi, giocattoli, calzature ed altro.

Ad Agosto tutte le persone raggiunte da misura cautelare sono state rimesse in libertà in seguito al ricorso presentato al Tribunale del Riesame che ha escluso l’esistenza di una associazione a delinquere. 

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