Giudiziaria

“L’ha toccata senza fare pressione’, docente assolto dalle accuse di violenza sessuali e molestie

Si tratta di Santo Torrisi, 67 anni, professore di Medicina dell'Università di Catania

Pubblicato 2 mesi fa

Vuoi per una questione tattile (“ha appoggiato i palmi al seno; non c’è stata una pressione particolare delle mani”), vuoi perché aver provato a baciare la vittima in ascensore e ascrivibile a un tentativo di reato, e per questa ragione già prescritto, la quarta sezione del tribunale di Catania, collegio composto da due donne e un uomo, ha assolto un professore di Medicina dell’Università di Catania, Santo Torrisi, 67 anni, dall’accusa di violenze sessuali e molestie verbali. Fatti avvenuti tra il 2010 e il 2014 all’ospedale Vittorio Emanuele Ferrarotto, in quel periodo sede distaccata dell’Università etnea. Le motivazioni della sentenza di primo grado pronunciata il 25 febbraio scorso, sono state adesso depositate. Denunciato da sette studentesse, la prima udienza del processo nei confronti del docente, oggi in pensione, è stata nove anni fa, il 17 giugno 2016. I giudici convengono sul comportamento censurabile dell’insegnante, ma ritengono che i fatti elencati dalle vittime non bastano per un giudizio di condanna. Nelle motivazioni si legge che “è certamente emersa la prova di un comportamento predatorio. Ossessivo nei confronti delle studentesse che il professore sceglieva come oggetto dei suoi desideri sessuali, ma il tribunale deve distinguere caso per caso se i comportamenti sono sussumibili del reato contestato”. Una delle ragazze, piegata per raccogliere il libretto degli esami dal pavimento, ha raccontato che il professore si è avvicinato molestandola fisicamente ma l’episodio non è stato ritenuto credibile perché in quel momento l’aula era piena di gente. Un’altra ha riferito che mentre si trovava nella stanza di Torrisi, “lui mi si è buttato addosso”. Ma i giudici affermano che “non si comprende cosa significhi buttarsi addosso e se ciò abbia coinvolto la sfera sessuale della persona offesa”. E ancora: “Se non c’è dissenso, non c’è violenza”. Il giorno del compleanno di una delle ragazze che accusano il docente, il professore l’avrebbe molestata fisicamente. Ma secondo i giudici “voleva fermarla per farle gli auguri. Appare poco verosimile che, volendole palpare una zona erogena, il docente non abbia fatto alcuna allusione sessuale” nè abbia “utilizzato le dita per palpare”. Tra le accuse anche insulti pesanti rivolti alle studentesse. La Procura ricorrerà contro l’assoluzione. 

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