Licata, blitz “Home made”: dieci rinvii a giudizio (ft e vd)
Il Gup del Tribunale di Agrigento Lusia Turco ha rinviato a giudizio dieci persone accusate di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga. In verità, gli imputati del cosiddetto processo “Home made” erano dodici con altrettante richieste di rinvio a giudizio formulate dal pm Antonella Pandolfim ma un difetto di notifica (mancato avviso di […]
Il Gup del Tribunale di Agrigento
Lusia Turco ha rinviato a giudizio dieci persone accusate di associazione per
delinquere finalizzata allo spaccio di droga.
In verità, gli imputati del
cosiddetto processo “Home made” erano
dodici con altrettante richieste di rinvio a giudizio formulate dal pm
Antonella Pandolfim ma un difetto di
notifica (mancato avviso di conclusione delle indagini preliminari) ha imposto
lo stralcio delle posizioni processuali di Marco Ucciardello, 35 anni e
Concetta Barbara Alabiso, 32 anni, entrambi di Licata.
La prima udienza è stata già
fissata e si terrà il prossimo 17 luglio davanti il giudice monocratico
Antonino Genna. In quella data compariranno
Marco Cavaleri, 33 anni, di Licata; Agostino Curella, 36 anni, di
Licata; Mustapha Fakran, 37 anni, originario del Marocco e residente a Licata;
Tommaso Massimiliano Ritrovato, 31 anni, di Licata; Angelo Manganello, 43 anni,
di Licata; Domenico Pennisi, 42 anni, di Catania; Daniele Manuguerra, 32 anni,
di Messina; Angelo Curella, 32 anni, di Licata; Antonio Caruso, 47 anni, di
Vittoria (Ragusa) e Mohamed Matar Hassan Omar, 32 anni.
La vicenda ebbe origine nel 2015
ed ebbe epilogo il 5 diembre 2017. Nel corso delle indagini è stato accertato
che il sodalizio, grazie a strette amicizie con personaggi del catanese, era riuscito
a smerciare nella piazza etnea complessivamente circa 7 kg di marijuana.
Ancor più rilevante è stato il
rinvenimento e sequestro di una piantagione di marijuana individuata in
Contrada Giacobbe di Licata, consistente in una serra estesa per circa 3.000
mq., realizzata con rivestimento in plastica opacizzata, all’interno della
quale i militari dell’Arma hanno rinvenuto circa 2.800 piante di marijuana
dell’altezza media di 4,5 mt.
L’operazione avrebbe smantellato un giro di droga con epicentro a Licata, ma che riforniva anche altre province, e che vede coinvolto anche un sottufficiale della Guardia costiera.