Giudiziaria

L’omicidio del cardiologo Alaimo, colpo di scena: disposta nuova perizia sul bidello-killer 

La Corte di Assise, nonostante avesse già nominato un consulente nel corso del processo, dispone una nuova perizia sul bidello

Pubblicato 1 anno fa

Colpo di scena nel processo sull’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo. La Corte di Assise di Agrigento, presieduta dal giudice Giuseppe Miceli, ha disposto una nuova perizia psichiatrica per accertare la capacità di intendere e volere di Adriano Vetro, il bidello di Favara che lo scorso anno uccise con un colpo di pistola il medico all’interno del suo ambulatorio. La decisione rappresenta una vera e propria svolta alla luce dei tanti pareri contrastanti emersi nel corso del processo sulle condizioni di salute mentale dell’imputato ma, soprattutto, perché già nei mesi scorsi era stato acquisito il parere della psichiatra Cristina Camilleri, nominata proprio dalla Corte di Assise.

Il presidente Miceli, accogliendo le richieste del pm Elenia Manno e degli avvocati di parte civile Giuseppe Barba e Vincenzo Caponnetto, ha così nominato altri tre consulenti il cui compito sarà fondamentale per l’epilogo del processo: stabilire definitivamente se Vetro, al momento dell’omicidio, fosse capace di intendere e volere. Finora le conclusioni sul punto sono state diametralmente opposte. La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Santo Lucia e Sergio Baldacchino, sostiene ormai da tempo l’incapacità di intendere e volere del bidello. Una tesi sposata anche dal primo consulente nominato dalla Corte di Assise, la psichiatra Cristina Camilleri, che invece è stata aspramente contestata dai periti della parte civile. Adesso ci sarà un nuovo pool di esperti. Si torna in aula il 29 febbraio.

Il delitto del cardiologo è avvenuto all’interno della clinica nel centro di Favara. Il bidello si è presentato senza appuntamento in ambulatorio, non ancora aperto al pubblico, e ha esploso un solo colpo, letale, di pistola calibro 7.65. Alla base del fatto di sangue, che ha sconvolto l’intera comunità di Favara, il mancato rilascio di un certificato medico indispensabile per ottenere il rinnovo della patente di guida.

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