L’omicidio dell’ex impiegato comunale di Raffadali, chieste due condanne
Pasquale Mangione, ex dipendente del comune di Raffadali, venne ucciso a colpi di pistola il 2 dicembre 2011
La procura generale di Palermo ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado del processo scaturito dall’omicidio di Pasquale Mangione, ex dipendente del comune di Raffadali, ucciso a colpi di pistola il 2 dicembre 2011 nelle campagne di contrada Modaccamo.
L’accusa chiede, dunque, che vengano confermati i trent’anni di reclusione inflitti ad Angelo D’Antona, 39 anni, e i sedici anni disposti nei confronti di Antonino Mangione. Sono state proprio le dichiarazioni di quest’ultimo ad indirizzare le indagini della Squadra mobile di Agrigento che, a distanza di nove anni dall’omicidio, riuscì a chiudere il cerchio. Per questo motivo Mangione beneficiò delle attenuanti derivate dalla sua collaborazione.
Un terzo imputato, Roberto Lampasona, è attualmente imputato davanti la Corte di Assise di Agrigento dopo che la sua posizione è stata stralciata per un difetto di notifica. La vicenda riguarda l’omicidio di Pasquale Mangione: l’ex dipendente comunale fu ritrovato morto nel 2011 ma la svolta alle indagini si registra nel settembre 2020 con le dichiarazioni di Antonino Mangione che, oltre ad auto-accusarsi, fornì diverse indicazioni sul delitto. Si torna in aula il 17 luglio per la sentenza.