“Minaccia su Facebook l’ex sindaco di Lampedusa”, condannato imprenditore
L'imprenditore minacciò su facebook l'ex sindaco che aveva emesso un'ordinanza che limitava la circolazione delle auto "inquinanti"
Un mese di reclusione, cinquecento euro di risarcimento e il pagamento delle spese processuali per aver minacciato di morte l’ex sindaco di Lampedusa, Totò Martello. Lo ha disposto il giudice del tribunale di Agrigento, Manfredi Coffari, che ha condannato l’imprenditore lampedusano Stefano Cucina, titolare di una ditta di autonoleggio dell’isola. La vicenda risale al 2021. L’uomo era finito a processo per aver rivolto minacce all’ex primo cittadino, “colpevole” di aver emesso un’ordinanza che imponeva precise limitazioni della circolazione delle autovetture legate alle nuove normative di natura ambientale.
L’imprenditore fece così una diretta su Facebook rivolgendo frasi del tenore: “Cu ci leva u’ pani ai miei figghi i’ ai miei niputi, io ci levo a’ vita. Toto’, u’ capisti?” E ancora: “Ti manciu u cori…ripensaci perche’ stavolta minni vaiu in galera”. Il provvedimento, in particolare, prevedeva il divieto di circolazione delle auto e dei veicoli commerciali “Euro 0”, “Euro 1” ed “Euro 2”, e dei ciclomotori “Euro 0”.
L’ex sindaco denunciò l’imprenditore che in seguito finì a processo. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Salvatore Patti, aveva fatto presente che Cucina aveva pubblicato anche un secondo video su Facebook con cui chiedeva scusa a Martello. Il giudice ha disposto la condanna e l’ex sindaco, costituitosi parte civile rappresentato dall’avvocato Nicola Grillo, riceverà un risarcimento di 500 euro.