Ergastolo.

E’ la richiesta del pubblico ministero Paola Vetro formulata ai giudici della Corte d’Assise presieduta da Alfonso Malato che stanno celebrando il processo a carico di Carmelo Rubino, 70 anni di Canicattì, accusato dell’omicidio dell’agricoltore e vicino di terreno Vincenzo Sciascia Cannizzaro, 68 anni, freddato con colpi di pistola la mattina del 27 settembre 2019.

Alla base del delitto una strada contesa che garantisce l’accesso ai vigneti di entrambi. Dissapori, forse sottovalutati, che col tempo si sono intrisi di rancore.

Poi, l’ennesima, ultima discussione. Cannizzaro, trovando l’accesso della stradina sbarrato, ha chiamato il suo avvocato con l’intenzione di sporgere denuncia nei confronti di Rubino. Non ha avuto tempo perchè, intorno le 11.30, Rubino si è presentato a tu per tu col vicino sparandogli in testa proprio davanti il vigneto. Poi un tentativo di fuga terminato poco dopo.

Per il pubblico ministero Rubino agì deliberatamente programmando il delitto.

Il processo riprenderà il prossimo 17 maggio con le arringhe difensive dei legali dell’imputato.