Agrigento

Perdona il marito che aveva denunciato per violenza sessuale: ma il processo continua

Sul banco degli imputati un medico agrigentino

Pubblicato 3 anni fa

Denuncia il marito raccontando di esser stata picchiata e costretta a fare sesso anche durante il Ramadan ma, dopo il rinvio a giudizio, decide di perdonarlo e rinunciare a chiedere i danni. Il processo, nonostante la rappacificazione tra i due, prosegue in quanto il reato di violenza sessuale è perseguibile anche senza querela della vittima.

Sul banco degli imputati siede un medico agrigentino di 66 anni, accusato di violenza sessuale, minacce, lesioni con l’aggravante di aver posto in essere condotte razziali e discriminatorie. La vicenda ricostruita dalla procura agrigentina risale al maggio scorso quando la giovane moglie sarebbe stata oggetto di minacce ripetute, vessazioni e umiliazioni. Anche a sfondo religioso: l’uomo avrebbe costretto la donna a rinunciare in alcuni casi alle usanze e ai riti dell’Islam e – in una occasione – avrebbe abusato di lei nonostante quest’ultima avesse espresso la volontà di non avere rapporti sessuali durante il Ramadan.

La donna, rappresentata dall’avvocato Laura Lo Presti, ha dovuto testimoniare ugualmente e confermare le accuse contro il marito ma ha anche specificato di averlo perdonato e di essere incinta.

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