Giudiziaria

Porto Empedocle, comune si costituisce in giudizio dopo ricorso ex candidato Lattuca

L'amministrazione comunale sostiene l’inammissibilità e la palese infondatezza del ricorso

Pubblicato 2 anni fa

L’Amministrazione Comunale di Porto Empedocle, ricevuta la notifica del ricorso, si è costituita in giudizio con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, eccependo l’inammissibilità e la palese infondatezza del ricorso in quanto volto ad una ingiustificata e non consentita ripetizione in sede giurisdizionale dello spoglio dei voti in tutte le sezioni elettorali, finalizzata ad accertare poi, in sede di verificazione, la sussistenza di eventuali errori. Si è costituito in giudizio anche il Sindaco proclamato eletto, Calogero Martello, con il patrocinio dell’avvocato Giuseppe Impiduglia. L’udienza pubblica del suddetto giudizio, attualmente pendente dinanzi al T.A.R. Palermo, è fissata per il prossimo 14 dicembre 2021

L’ultima consultazione elettorale per l’elezione del Sindaco ed il rinnovo del Consiglio Comunale del Comune di Porto Empedocle, svoltasi lo scorso ottobre 2021, ha visto vincitore il candidato Sindaco Calogero Martello, proclamato eletto in esito al turno di ballottaggio che lo ha visto scontrarsi con il secondo candidato più votato, Salvatore Iacono, poi nominato consigliere comunale. Avverso l’esito delle suddette elezioni, ha proposto ricorso, dinanzi al T.A.R. Palermo, l’altro candidato Sindaco Calogero Lattuca, detto Rino, che al primo turno aveva ottenuto 2.157 voti di preferenza, chiedendo l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti alla carica di Sindaco e del Consiglio comunale per presunte anomalie verificatesi nelle sezioni ed il riconteggio di tutte le schede.

L’Amministrazione Comunale di Porto Empedocle, ricevuta la notifica del ricorso, si è costituita in giudizio con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, eccependo l’inammissibilità e la palese infondatezza del ricorso in quanto volto ad una ingiustificata e non consentita ripetizione in sede giurisdizionale dello spoglio dei voti in tutte le sezioni elettorali, finalizzata ad accertare poi, in sede di verificazione, la sussistenza di eventuali errori. L’avvocato Girolamo Rubino ha, inoltre, contestato l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso per la genericità delle censure, non avendo parte ricorrente opportunamente specificato le schede contestate la cui correzione potrebbe capovolgere l’esito della competizione elettorale, né le sezioni coinvolte e le incongruenze riscontrate.

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