Giudiziaria

Porto Empedocle, “Non fece prostituire la figlia”: assolta 50enne

I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara con a latere i giudici Giuseppe Miceli e Antonio Genna, hanno assolto per non aver commesso il fatto R.T., cinquantenne di Porto Empedocle, finita a processo con la bruciante accusa di aver indotto la figlia a prostituirsi all’interno della propria […]

Pubblicato 5 anni fa

I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara con a latere i giudici Giuseppe Miceli e Antonio Genna, hanno assolto per non aver commesso il fatto R.T., cinquantenne di Porto Empedocle, finita a processo con la bruciante accusa di aver indotto la figlia a prostituirsi all’interno della propria abitazione. 

E’ stato lo stesso sostituto procuratore Gianluca Caputo, che in aula ha rappresentato l’accusa, a chiederne l’assoluzione. Durante la requisitoria il pm ha spiegato alla Corte come dalle indagini nulla emergesse a carico della signora in merito al capo di imputazione contestatole. Anzi, dalle intercettazioni telefoniche disposte dalla Procura e depositate durante il dibattimento sono emersi particolari in favore dell’imputata che – a più riprese – ha rifiutato diverse proposte in tal senso avanzate da altrettanti uomini. 

La vicenda nasce dalla segnalazione di uno dei residenti del condominio che aveva raccontato di “strani movimenti” di persone all’interno dell’abitazione. Circostanza questa poi negata dallo stesso segnalatore chiamato a testimoniare durante il processo.

La donna è difesa dall’avvocato Daniele Re. 

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