Giudiziaria

Rivelazione di segreto, condannato ex sindaco di Bagheria

Analoga condanna per l'ispettore dei vigili urbani del paese, Domenico Chiappone

Pubblicato 2 anni fa

Il tribunale di Termini Imerese ha condannato a otto mesi – pena sospesa – l’ex sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, eletto col M5s e poi uscito dal movimento. Analoga condanna per l’ispettore dei vigili urbani del paese, Domenico Chiappone. Per entrambi l’ipotesi e’ di rivelazione di segreto d’ufficio, mentre sono cadute le ipotesi residuali sia nei confronti di loro che degli altri sei imputati, del tutto assolti dalle accuse di turbativa d’asta e falso ideologico nell’affidamento della gestione del palazzetto dello sport e dei servizi collegati all’igiene ambientale. Escono scagionati cosi’ l’ex commissario della Provincia di Palermo, Manlio Munafo’, l’ex vicesindaco Fabio Atanasio e Salvatore Rappa, rappresentante di un’associazione sportiva, la Nuova Aquila Palermo. Assolti anche tre dipendenti comunali, Onofrio Lisuzzo, Romolo Maggio e Angela Rizzo. Erano difesi tra gli altri dagli avvocati Claudio Gallina Montana, Marcello Montalbano, Girolamo Rubino, Salvo Priola, Letizia Coassin, Antonio Vecce e Pietro Canzoneri. Cinque era stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nel 2017, e rischio’ di doversi dimettere: il rapporto con i Cinque Stelle si esauri’ nel giro di poco tempo. La condanna alla fine e’ solo per avere avuto informazioni coperte dal segreto circa le indagini della polizia municipale bagherese su un immobile appartenente al proprio cognato. 

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