Canicattì

Tentata rapina a Canicattì: un imputato patteggia, l’altro viene assolto

Sul banco degli imputati due persone di Canicattì

Pubblicato 3 anni fa

Si è chiusa con un patteggiamento a otto mesi di reclusione e un’assoluzione la vicenda giudiziaria scaturita dalla tentata rapina avvenuta nel gennaio di quattro anni fa in un negozio di sanitari a Canicattì. Il gup del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha ratificato l’accordo tra accusa e difesa che prevede il patteggiamento a otto mesi di reclusione (in continuazione con un’altra condanna) di Fabio Rubbino, 22 anni. L’altro imputato – Salvatore Napoli, 35 anni – è stato invece assolto dalle accuse. 

La vicenda scaturisce dalla tentata rapina avvenuta il 26 gennaio 2017 a Canicattì. Secondo la ricostruzione dell’accusa un’auto si sarebbe fermata proprio davanti l’esercizio commerciale e Rubbino, armato di coltello, avrebbe minacciato il cassiere. Quest’ultimo però lo avrebbe messo in fuga riuscendo peraltro a segnare il numero di targa dell’automobile. Sul secondo imputato non si è raggiunta la prova che fosse realmente lui ad aspettare il complice. Da qui l’assoluzione. 

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Calogero Meli e Paolo Ingrao. 

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