Giudiziaria

Tentato omicidio al porto, il consulente: “Due i killer in azione”

La ricostruzione in aula del consulente della Procura di Agrigento

Pubblicato 4 anni fa

E’ ripreso ieri mattina, davanti i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, il processo a carico di Giovanni Tuttolomondo, pescivendolo 51enne di Porto Empedocle, accusato del tentato omicidio del cognato Libertino Vasile Cozzo nonché di porto illegale di arma da fuoco.

In aula è comparso il consulente nominato dalla Procura di Agrigento che ha ricostruito, dopo aver preso visione dei filmati, quanto accaduto nell’aprile 2013 nel porto di Porto Empedocle. E sarebbero stati due i killer entrati in azione: uno in auto e l’altro a bordo di una moto ma la cui identità non è mai stata riscontrata. La presenza di una seconda persona ha di fatto comportato una integrazione di indagine con intercettazioni a carico di Tuttolomondo sia tramite ambientali nel carcere che con le classiche intercettazioni telefoniche.

Vasile Cozzo, che rimase ferito agli arti inferiori, riuscì a mettersi in salvo trovando riparo sotto un’auto. Una volta portato in ospedale per le cure mediche del caso riuscì a scappare dal San Giovanni di Dio di Agrigento salvo poi essere rintracciato in quel di Bolognetta. L’imputato è difeso dall’avvocato Salvatore Pennica mentre la parte civile è rappresentata dall’avvocato Raimondo Tripodo.

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