Traffico di droga tra Agrigento ed Enna, 13 misure cautelari (tutti i nomi)
Le misure sono state eseguite tra Agrigento, Enna e Catania
La Polizia di Stato, in particolare il personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Enna, alle prime luci dell’alba, hanno eseguito una vasta operazione antidroga, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna. Al termine di una lunga e complessa attività investigativa sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza a carico di 13 soggetti, nei confronti dei quali il G.I.P. presso il Tribunale di Enna, su richiesta della Procura della Repubblica di Enna, ha disposto l’applicazione delle misure cautelari.
Le complesse indagini condotte dai poliziotti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Enna a partire dal mese di ottobre del 2024 hanno permesso di ricostruire un articolato sistema di approvvigionamento e distribuzione di droga operante in maniera stabile nella città di Enna.
Gli investigatori della Sezione Antidroga, attraverso intercettazioni, pedinamenti, riscontri diretti, attività tecniche e sequestri, hanno evidenziato la presenza di un gruppo di soggetti che, secondo un sistema ben collaudato, reperivano ingenti quantitativi di sostanza stupefacente che poi veniva stoccata, confezionata e ceduta al dettaglio nel territorio ennese. Il principale indagato, infatti, provvedeva all’acquisto di sostanza stupefacente dalle province limitrofe, beneficiando della collaborazione dei propri familiari che, muovendosi nelle varie province siciliane, provvedevano al reperimento di ingenti quantitativi di droga. Nel corso dell’attività investigativa è stato infatti accertato anche il ruolo di alcuni corrieri che, lo scorso dicembre, sono stati fermati a bordo della loro autovettura da parte degli operatori della Sezione Antidroga. Al termine del controllo è stato rinvenuto un pacco contenente oltre due chili di hashish, suddivisi in 21 panetti del peso lordo di circa 100 grammi ciascuno, confezionati e pronti per essere immessi nella piazza di spaccio ennese.
Inoltre, dall’attività investigativa è emerso che il principale indagato, coadiuvato negli affari illeciti anche dalla propria compagna, aveva trasformato la propria abitazione di Enna in un vero e proprio centro di acquisto di sostanze stupefacenti. Mediante l’impiego di sofisticate tecniche investigative è stato infatti appurato come tantissimi giovani – talvolta minorenni – nelle diverse ore del giorno e della notte, si recavano presso l’abitazione dello stesso per acquistare sostanza stupefacente. Quest’ultimo, inoltre, provvedeva altresì allo spaccio al dettaglio della sostanza stupefacente anche nelle maggiori piazze ennesi, servendosi della collaborazione di alcuni giovani “fidati”, che lui stesso definiva cavallini -da qui il nome dato all’operazione di polizia, Little Horses Al termine dell’attività è stata dunque disposta dal G.I.P. di Enna, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, l’applicazione di 13 misure cautelari a carico di tutti i soggetti coinvolti nell’attività di spaccio. Nei confronti del principale indagato è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre nei confronti di altri 4 soggetti, i quali hanno attivamente collaborato con il principale indagato nell’illecita attività di spaccio, è stata disposta l’applicazione della misura custodiale degli arresti domiciliari. Sei indagati sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. ed, infine, nei confronti di due indagati è stata applicata la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Questo il dettaglio: Daniel Juan Pitta, 29 anni, è finito in carcere. Il giovane è indicato dagli inquirenti come il personaggio più rilevante, colui che avrebbe provveduto “all’acquisto di sostanza stupefacente dalle province limitrofe, beneficiando della collaborazione dei propri familiari che, muovendosi nelle varie province siciliane, provvedevano al reperimento di ingenti quantitativi di droga”.
Le altre misure: domiciliari per Vanessa Sperlinga, 25 anni; Agnese Gervasi, 25 anni; Cristian Grasso, 26 anni; Giuseppe Amaradio, 36 anni. Obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per Veronica Sperlinga, 30 anni; Giuseppe Tilaro, 39 anni; Greta Vetri, 29 anni; Maria Cristina Tilaro, 45 anni; Edoardo Fontanazza, 27 anni, Nicole Docci, 23 anni. Obbligo di dimora per Vito Catalano, 24 anni a Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento, e Filippo Scialfa, 25 anni, residente a Misterbianco, nel Catanese.
Tutti gli indagati erano stati sentiti nei giorni scorsi dal Gip e si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere. Tutti i soggetti risultano indagati, a vario titolo, per il reato di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nella fase esecutiva, i poliziotti impegnati nell’operazione sono intervenuti simultaneamente in diversi punti strategici della città Enna, luogo ove sono state eseguite la maggior parte delle misure cautelari disposte; alcuni provvedimenti sono stati peraltro eseguiti nelle province di Catania e Agrigento, luogo di residenza di alcuni indagati.





