Giudiziaria

Uccise compagna e ne fece sparire il corpo: ergastolo per Caradonna

Carcere a vita per il 48enne

Pubblicato 3 anni fa

Carcere a vita per Vincenzo Caradonna che nel gennaio 2019 uccise la compagna a Salemi e ne fece sparire il corpo. La Corte d’assise di Trapani, presieduta da Enzo Agate, a latere Franco Messina, ha condannato all’ergastolo il 48enne, imputato per l’omicidio di Angela Stefani.

La Corte ha accolto le richieste avanzate dalla pm di Marsala, Antonella Trainito, escludendo ogni attenuante e ritenendo che l’imputato fosse capace di intendere e di volere. Le tempestive indagini dei carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo, sotto il costante coordinamento e la direzione del procuratore di Marsala, Vincenzo Pantaleo, e del sostituto Silvia Facciotti, hanno permesso di ricostruire il brutale omicidio avvenuto in casa. Le analisi del Ris avevano stabilito che l’autore dei colpi inferto non potesse che avere utilizzato la mano sinistra. In sede di dibattimento e’ stato possibile dimostrare sia la piena capacita’ di intendere e di volere con condizioni psichiche compatibili con il regime carcerario, sia che l’uomo fosse ambidestro.

Vani anche i tentativi difensivi di ipotizzare una responsabilita’ a carico dei figli, il cui coinvolgimento non e’ mai emerso. Caradonna e’ stato condannato pure per soppressione di cadavere, reato contestato per il mancato rinvenimento delle spoglie della donna, malgrado gli sforzi degli inquirenti ch si sono avvalsi di cani molecolari e sommozzatori. Subito dopo il delitto l’uomo ha tentato di allontanare i sospetti inquinando la scenda del crimine. Il sopralluogo minuzioso del Ris di Messina, oltre a individuare nell’abitazione evidenti tracce del delitto, ha rilevato una consistente e grossolana attivita’ di ripulitura delle tracce di sangue.

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