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Sequestrato maxi resort: nove denunciati (vd)

La Guardia di Finanza di Castelvetrano, in provincia di Trapani, ha sequestrato un resort con 140 appartamenti e oltre 170 stanze, capace di ospitare circa 1.200 turisti. La struttura e’ finita nel decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Trapani su richiesta della Procura di Marsala, riguardante due societa’ operanti nel settore turistico-alberghiero e nove […]

Pubblicato 5 anni fa

La Guardia di Finanza di Castelvetrano, in provincia di Trapani, ha sequestrato un resort con 140 appartamenti e oltre 170 stanze, capace di ospitare circa 1.200 turisti. La struttura e’ finita nel decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Trapani su richiesta della Procura di Marsala, riguardante due societa’ operanti nel settore turistico-alberghiero e nove persone. Il resort comprende anche quattro piscine, campi da calcetto, tennis, basket e beachvolley, oltre che tre sale congressi, un centro massaggi e un anfiteatro. Sequestrate anche le quote sociali delle due societa’, oltre che una agenzia di viaggi e numerosi beni immobili, auto e disponibilita’ finanziarie riconducibili a due famiglie finite sotto indagine.

L’inchiesta ha preso il via nel 2018 e ha acceso i riflettori su due famiglie: la prima, costituita da due coniugi da anni titolari di un importante complesso alberghiero attualmente gestito attarverso la societa’ ‘Gst’ (Gestione servizi turistici srl), dopo lo stato di insolvenza dichiarato nel 2014 dalla ‘Oasi societa’ cooperativa’ in liquidazione, che era proprietaria del resort. I due, dal 2007 al 2009, avrebbero portato avanti una truffa aggravata per l’ottenimento di contributi pubblici per sei milioni di euro attraverso false fatture riguardanti “operazioni inesistenti”: fatture legate ai lavori di ampliamento e ristrutturazione della struttura alberghiera.

Il secondo nucleo familiare finito sotto alla lente della guardia di finanza, invece, avrebbe messo in piedi alcune truffe a danno dell’Inps. Secondo gli investigatori i due nuclei familiari “utilizzando societa’ ‘cartiere'” avrebbero evaso “sistematicamente” le imposte e avrebbero “sviato” finanziamenti pubblici a fondo perduto destinati alal riqualificazione del resort. Le stesse ‘cartiere’ sarebbero state utilizzate per il conseguimento “indebito” delle indennita’ di disoccupazione erogate in favore di oltre novecento finti lavoratori residenti nella valle del Belice, tutti denunciati per truffa.

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