Lampedusa

Giornalisti aggrediti a Lampedusa, Odg Sicilia: “Sale tensione sociale”

A sottolinearlo è l'Ordine dei giornalisti di Sicilia dopo le aggressioni dei giorni scorsi ad alcuni giornalisti presenti sull'isola

Pubblicato 10 mesi fa

A Lampedusa “sale la tensione sociale”. A sottolinearlo è l’Ordine dei giornalisti di Sicilia dopo le aggressioni dei giorni scorsi ad alcuni giornalisti presenti sull’isola per raccontare gli sbarchi dei migranti. Due cartelli di legno “con scritte inquietanti” e le foto del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sono stati affissi nei pressi di molo Favarolo e successivamente rimossi dai carabinieri.

“Da giorni a Lampedusa si respira aria di insofferenza nei confronti delle forze dell’ordine, del governo e dei giornalisti – scrive l’Ordine – È in questo contesto che il giornalista del Tg1 Lorenzo Santorelli e due tecnici sono stati vittime di pesanti minacce culminate nel danneggiamento delle attrezzature tecniche, che consentono il collegamento satellitare, danneggiamento che ha di fatto causato l’interruzione della diretta. Il giornalista e gli operatori sono stati accusati da alcuni giovani lampedusani di parlare sempre di immigrazione pregiudicando il turismo e determinando una militarizzazione dell’isola. Minacciate anche due troupe di Mediaset, accorse in difesa dei colleghi della Rai. E poche ore dopo sono stati aggrediti anche un giornalista di Italpress e un operatore di Mediaset”.

Violenze “inaccettabili”, secondo l’Ordine dei giornalisti Sicilia che oltre a stigmatizzare l’accaduto, esprime solidarietà ai colleghi ricordando che, “anche in questo caso, il diritto di cronaca, piaccia o meno, è sancito dall’articolo 21 della Costituzione”.

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