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Commissione Antimafia all’Odg, Cracolici: “giornalisti considerati minaccia più dei magistrati”

Si è riunita presso la sede degli ordini dei giornalisti di Sicilia a Palermo la commissione antimafia regionale con a capo il presidente Cracolici

Pubblicato 4 settimane fa

“I giornalisti sono considerati nemici della criminalità molto più degli stessi magistrati e delle forze dell’Ordine: loro fanno parte delle regole del gioco nella guerra tra guardie e ladri, mentre i giornalisti sono considerati una minaccia perché attraverso la cronaca e la diffusione dei dati di cui vengono a conoscenza minacciano la reputazione”. A dirlo è il presidente della commissione regionale Antimafia Antonello Cracolici a margine di un incontro con i giornalisti nella sede dell’Ordine, in via Bernini a Palermo. “La lotta alla mafia si fa sul piano repressivo e su questo vediamo che oggi qualcosa non funziona – prosegue Cracolici – I magistrati stessi hanno denunciato quello che succede dentro le carceri: oggi la cupola, più che essere un luogo fisico, rischia di diventare la chat di un telefonino. In alcuni casi il carcere costituisce un salto di carriera, ma quando attraverso l’informazione viene messa a fuoco l’attività della criminalità nei territori questo viene considerato ancora più pericoloso. È giusto che io oggi sia qui a sostenere il lavoro dei giornalisti, sia di coloro che lo fanno per professione sia di quei ragazzi che si stanno avviando alla professione e provano a fare del giornalismo un atto di libertà”.

 Nel corso della riunione l’intervento di Gueli: “Ringraziamo il presidente Cracolici e la commissione per l’incontro proficuo di oggi. I tanti colleghi presenti, che hanno subito minacce, hanno evidenziato un fatto: la categoria deve essere unita e fare un fronte comune per contrastare un mondo che non ama né il giornalista né il giornalismo, perché dà fastidio. Occorre fortificare la categoria e la politica che legifera – ha concluso – in questo deve essere in prima fila e dare una mano ai giornalisti che spesso sono lasciati soli”

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