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Finanziamenti per gestire terreno confiscato alla mafia: sequestrati 90 mila euro nell’agrigentino

Ha ricevuto finanziamento per gestire terreno confiscato ad una famiglia mafiosa dell'agrigentino

Pubblicato 3 anni fa

Ha chiesto e percepito illecitamente finanziamento Agea, contributi per le erogazioni in agricoltura, per gestire un terreno in parte confiscato per mafia ad alcuni parenti mediante anche l’utilizzo di contratti risultati parzialmente falsi.

I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sciacca, insieme ai militari del reparto Tutela Agroalimentare di Messina, hanno proceduto al sequestro beni – denaro contante e immobili – per un valore di 90 mila euro nei confronti di una donna originaria di Burgio. Quest’ultima risulta essere indagata a piede libero per il reato di truffa aggravata. Il provvedimento è firmato dal gip del tribunale di Sciacca, Alberto Davico, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Michele Marrone.

Al centro dell’inchiesta, svolta dai carabinieri della Compagnia di Sciacca, la richiesta dei contributi per l’agricoltura per la gestione di un terreno a Ribera – dal 2015 al 2020 – in parte già sottoposto a confisca in base alla normativa antimafia.

Indagini sono tuttora in corso per accertare eventuali responsabilità di ulteriori figure, come ad esempio chi doveva controllare e invece non lo ha fatto. Il sequestro beni riguarda, come detto,un terreno a Ribera e un conto corrente intestato alla donna a Burgio. 

Ad illustrare i dettagli è stato il tenente colonnello Roberto Vergato, comandante della Compagnia di Sciacca.

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