Mafia

Il pentito Franco Cacciatore confessa un omicidio compiuto in Germania: indagini ancora vive

Vittima di un agguato il palmese Girolamo Amato appartenente all’omonimo “paracco”

Pubblicato 3 anni fa

Ha confessato un delitto tutto agrigentino ma compiuto in Germania, indicando nomi e cognomi di killer e mandanti. Ha spiegato il movente e indicato chi ha dato l’ordine di uccidere.

Franco Cacciatore, pentito agrigentino, per lungo tempo ai vertici della famiglia mafiosa di Villaseta ripete da dieci anni, quasi con monotonia, lo stesso ritornello: nel 1996 in Germania ho commesso un omicidio. Ho ucciso Girolamo Amato, di Palma di Montechiaro, su ordine di Giuseppe Putrone. (boss della mafia di Porto Empedocle, da decenni in carcere e condannato all’ergastolo, ndr).

E’ un delitto di cui si è perso traccia. O meglio, hanno indagato le procure italiane e tedesche e si è arrivati alla decisione ultima di rimandare l’intero carteggio all’autorità giudiziaria tedesca per le indagini, approfondite, del caso. La storia è questa: il 19 settembre 1996 è stato ucciso un siciliano a sud di Lipsia, sulla strada B186. All’epoca la polizia tedesca aveva sospettato un coinvolgimento di ambienti mafiosi, ma non era stata in grado di individuare gli assassini. Solo recentemente i sospetti si erano spostati su dei siciliani che però da anni ormai erano rientrati in Italia.

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