Mafia

La mafia 4.0, la stretta alleanza fra i clan più forti di tutte le organizzazioni criminali

Non tutte le mafie han fatto il salto 4.0 ma i clan più forti si

Pubblicato 6 mesi fa

di Salvatore Calleri (presidente della Fondazione Caponnetto)

La mafia è una sorta di virus malefico mutante e pernicioso che colpisce la società ed è difficile da combattere. La lotta alla mafia deve quindi di conseguenza adeguarsi ai mutamenti.  Oggi siamo di fronte ad una mafia 4.0 che è arcaica e moderna al contempo. Utilizza i nuovi metodi di pagamento digitali ma continua ad amare i contanti, interagisce ma a volte si scontra con le altre mafie. Spara sempre, ma soprattutto per utilità.  Per fargli fronte contro serve una antimafia della magistratura e delle forze dell’ordine 4.0 ed una antimafia sociopolitica del  “giorno prima” per anticiparne le mutazioni.

Non tutte le mafie han fatto il salto 4.0 ma i clan più forti si. Già nel 2013 le analisi avanzate del “giorno prima” dell’Omcom (Osservatorio mediterraneo sulla criminalità organizzata e sulla mafia) creato dalla Fondazione Caponnetto e dalla Fondazione Mediterraneo prevedevano per le ex isole felici in Italia ed all’estero la presenza di una forte alleanza, quasi una fusione o forma federativa dei clan più forti siciliani, calabresi e campani. Oggi la mafia in Lombardia si è organizzata nello stesso modo in base all’inchiesta condotta dalla Procura di Milano. Ed a prescindere dalle interpretazioni autorevoli che non vedono in questi casi gli estremi del 416bis, questo sarà il futuro della lotta ai clan perché da un punto di vista organizzativo questa è la forma scelta dalle mafie, l’antimafia fatta in base alle analisi ci è arrivata e prima o poi ci arriverà pure la magistratura giudicante. 

Ovviamente ci possono essere diverse mutazioni e non tutti i clan si federeranno e difatti l’analisi del “giorno prima” non deve comunque compiere l’errore della cosiddetta “analisi a tesi” ossia si sceglie una tesi e quella è. Errore che purtroppo è facile commettere. Un altro fenomeno da studiare quindi è quello delle forme relativamente nuove, soprattutto estere, dei clan cinesi, albanesi, serbi, indiani, nigeriani, mocro maffia et similari… Senza trascurare l’arrivo in Europa dei narcos messicani che intendono ivi produrre quantità notevoli di droghe sintetiche che possono portare a delle instabilità tra gruppi.

Di questo e di molto altro si parlerà il 18 novembre 2023 al vertice antimafia giunto alla 33ma edizione che si terrà a Firenze alle ore 15 alle Oblate. Oggi più che mai è importante capire cosa serva alla lotta alle mafie per arrivare ad essere un momento avanti a loro, non indietro.

Per fare questo bisogna essere come diceva Caponnetto il nostro maestro “Uniti nella diversità contro le mafie”, come d’altronde era il suo pool.

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