Mafia, 6 arresti tra Licata e Campobello di Licata: gioco d’azzardo per sostenere i clan
Operazione della Dia di Agrigento, scommesse online per sostenere famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata
Dieci misure cautelari per concorso esterno in associazione mafiosa ed esercizio abusivo di attività d’intermediazione nella raccolta di gioco. Operazione della Dia di Agrigento che all’alba ha eseguito un’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Un indagato è finito in carcere, cinque ai domiciliari mentre ad altri quattro è stato applicato divieto di esercizio della professione e dell’attività imprenditoriale. L’operazione è stata denominata Breaking Bet. Le indagini hanno fatto luce sui proventi del gioco d’azzardo per sostenere le famiglie mafiose di Licata, Campobello di Licata e Campobello di Mazara.
Accertata la capillare distribuzione e installazione di postazioni per il gioco d’azzardo, mediante la costituzione di societa’ intestate a prestanomi schermandone, di fatto, la reale titolarita’: tramite gli apparecchi collegati in rete a siti internet esteri, ai giocatori era consentito di partecipare a scommesse su eventi sportivi, nonche’ di scegliere, oltre ai giochi di abilita’ a distanza. anche opzioni di gioco (tipo videopoker, roulette…). I proventi dell’attivita’ di betting erano destinati a contribuire al sostentamento economico delle famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata, ma anche, in parte, trasferiti a esponenti di vertice della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, consentendo a Cosa nostra, oltre all’arricchimento economico, di acquisire e sviluppare il controllo diretto e indiretto di attivita’ economiche sul territorio. Eseguite numerose perquisizioni.