Mafia

Mafia a San Giuseppe Jato, 4 condanne

Facevano parte, secondo l'accusa, del mandamento di San Giuseppe Jato e San Cipirello

Pubblicato 3 anni fa

Il gup Maria Cristina Sala ha condannato in abbreviato con lo sconto di un terzo della pena Calogero Alamia a 12 anni, Maurizio Licari a 8 anni e 4 mesi, Giovanni Nicola Simonetti a 3 anni e 6 mesi, Nicusor Tinjalaa 6 anni e 8 mesi accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, cessione di sostanze stupefacenti e accesso abusivo a sistema informatico. Risarcimento del danno riconosciuto a Sos impresa e Solidaria.

Erano finiti in carcere nel blitz dei carabinieri, coordinati dalla Dda di Palermo, dello scorso ottobre e facevano parte, secondo l’accusa, nel mandamento di San Giuseppe Jato e San Cipirello. Sono state accolte le richieste dei pubblici ministeri Bruno Brucoli, Dario Scaletta e Federica La Chioma.

Nei confronti degli imputati, difesi dagli avvocati Giuseppina Gangi, Jimmy D’Azzò, Enzo Giambruno, Alessandro Campo, Eolo Magni e Andrea Oddo, sono cadute alcune aggravanti. Secondo i magistrati gli imputati avrebbero messo le mani su alcuni appalti anche a Palermo chiedono la messa a posto. Gli arrestati avrebbero gestito, secondo l’accusa, lo spaccio di hashish fra i mandamenti palermitani di Santa Maria del Gesù e Porta Nuova e quello di San Giuseppe Jato. Un altro gruppo di imputati viene giudicato in ordinario.

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