Mafia

Mafia, al via arringhe difensive nel processo d’Appello “Icaro”

Prosegue il processo di secondo grado, davanti la Corte d’Appello di Palermo, scaturito dalla maxi inchiesta antimafia denominata Icaro. Il pg Emanuele Ravagnoli, la scorsa udienza, aveva avanzato la richiesta di condanna nei confronti di nove imputati e, nello specifico: Antonino Abate, 32 anni, di Montevago, (16 anni);  Carmelo Bruno, 51 anni, (4 anni); Roberto […]

Pubblicato 4 anni fa

Prosegue il processo di secondo grado, davanti la Corte d’Appello di Palermo, scaturito dalla maxi inchiesta antimafia denominata Icaro. Il pg Emanuele Ravagnoli, la scorsa udienza, aveva avanzato la richiesta di condanna nei confronti di nove imputati e, nello specifico: Antonino Abate, 32 anni, di Montevago, (16 anni);  Carmelo Bruno, 51 anni, (4 anni); Roberto Carobene, 42 anni, di Motta Santa Anastasia (4 anni); Antonino Grimaldi, 58 anni, di Cattolica Eraclea (16 anni); Stefano Marrella, 62 anni, di Montallegro, (20 anni); Vincenzo Marrella, 44 anni, di Montallegro (16 anni); Vincenzo Marrella, 63 anni, di Montallegro (20 anni); Gaspare Nilo Secolonovo, 50 anni, di Santa Margherita Belice(5 anni e 6 mesi) e Francesco Tortorici, 39 anni, di Montallegro, (16 anni).

Questa mattina la parola è passata agli avvocati della difesa. Il primo a svolgere l’arringa è stato l’avvocato Antonino Gaziano nell’interesse di Vincenzo Marrella, 63 anni, per il quale la procura generale ha chiesto la conferma della condanna a 20 anni di carcere ricevuta in primo grado. Il legale agrigentino, dopo aver discusso, ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito. L’operazione Icaro, condotta dalla Squadra Mobile di Agrigento nel 2015, ha sgominato il tentativo di riorganizzazione della cosche mafiose di Cattolica Eraclea, Montallegro e Santa Margherita Belice. L’unico assolto in primo grado era stato Pasquale Schembri, 54 anni. Si torna in aula il 3 dicembre per le altre arringhe difensive.

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