Mafia

Mafia, annullato ergastolo al boss Madonia per il delitto Agostino

La Cassazione ha annullato la condanna all'ergastolo inflitta al boss Antonino Madonia per l'omicidio dell'agente di polizia Nino Agostino

Pubblicato 2 settimane fa

 La Corte di Cassazione ha annullato la condanna all’ergastolo inflitta al boss Antonino Madonia per l’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino: per questo aspetto dovra’ essere celebrato un nuovo processo in grado di appello, mentre per il contestuale omicidio della moglie (incinta) di Agostino, Ida Castelluccio, pure lei assassinata il 5 agosto 1989 sul lungomare di Villagrazia di Carini (Palermo) l’annullamento e’ senza rinvio, perche’ e’ scattata la prescrizione. Significa che, secondo i supremi giudici, l’eliminazione della donna non sarebbe stata premeditata, ma casuale, sol perche’ Ida si trovava col marito, unica vittima designata.

Nonostante il clima di forte emozione che aveva contrassegnato questo processo, con la battaglia intrapresa da Vincenzo Agostino, padre e suocero delle vittime, che non si tagliava piu’ barba e capelli dal giorno del duplice omicidio, la Cassazione ha comunque manifestato dubbi, ordinando un nuovo processo e accogliendo il ricorso degli avvocati Vincenzo Giambruno, Alessandro Martorana, Valerio e Giorgio Vianello Accoretti.

Siamo sconvolti, l’ennesimo schiaffo in faccia alla mia famiglia. Non permettono ai miei nonni Vincenzo e Augusta e i miei zii Nino e Ida di riposare nella tomba”. Lo dice Nino Morana, figlio di Flora, la sorella del poliziotto Nino Agostino, e nipote di Vincenzo, il padre del poliziotto diventato simbolo con la sua lunga barba della battaglia per conoscere la verità sulla tragica morte del figlio e della nuora incinta . “L’unico ‘commento positivo’ è che i miei nonni non hanno assistito a questo terrificante annullamento – aggiunge il nipote – Ma io, la mia famiglia e tutti gli italiani onesti continuiamo a lottare”.

In un altro processo – giunto solo al primo grado di giudizio – aveva avuto l’ergastolo, in ottobre, anche l’altro boss Gaetano Scotto. Madonia aveva sempre sostenuto di essere estraneo al duplice delitto di Villagrazia, inquadrato inizialmente in un contesto indecifrabile di sospetti e torbide collusioni ai danni di un poliziotto coraggioso, che dava la caccia ai latitanti, e infine attribuito a killer di Cosa nostra.

La Cassazione ha stabilito un altro appello per Nino Madonia per rivalutare tutto il quadro probatorio che è stato aspramente criticato da noi avvocati e che i giudici hanno ritenuto che non fosse sufficiente per condannare il nostro assistito perché si tratta di solo di una ricostruzione de relato da parte di diversi collaboratori di giustizia che hanno raccolto e riferito solo voci su quanto successo il 5 agosto del 1989″. Lo dicono gli avvocati che hanno difeso il boss Nino Madonia accusato dell’omicidio commesso a Villagrazia di Carini dell poliziotto Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio incinta al momento dell’agguato. “Viene riaperto tutto il processo, perché le prove che il giudice ha valorizzato nella sentenza di primo grado e di secondo grado non sono state ritenute sufficienti a condannare l’imputato – aggiungono i legali – Le dichiarazioni dei collaboratori Vito Galatolo, Giovanni Brusca e Oreste Pagano non sono state ritenute sufficienti per arrivare ad una sentenza di condanna. Servono altre prove”.

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