Mafia

Mafia, confisca beni definitiva per imprenditore agrigentino

La Corte di Cassazione, respingendo il ricorso della difesa, ha confermato quanto già sancito dai giudici della Corte d’Appello: confisca definitiva dei beni – per un valore di circa 500 mila euro – nei confronti dell’imprenditore di Santo Stefano Quisquina Domenico Mortellaro, 62 anni, protagonista di vicende giudiziarie parecchio scottanti degli anni 2000 (inchieste “Appalti […]

Pubblicato 4 anni fa

La Corte di Cassazione, respingendo il ricorso della difesa, ha confermato quanto già sancito dai giudici della Corte d’Appello: confisca definitiva dei beni – per un valore di circa 500 mila euro – nei confronti dell’imprenditore di Santo Stefano Quisquina Domenico Mortellaro, 62 anni, protagonista di vicende giudiziarie parecchio scottanti degli anni 2000 (inchieste “Appalti liberi” e “Alta mafia”), indicato come contiguo ad ambienti criminali.

I beni oggetto di confisca sono alcune quote societarie della “F.D.M. Costruzioni”, i beni aziendali di due ditte individuali a lui riconducibili e un terreno sito a Castronovo di Sicilia.

La figura di Mortellaro emerge con l’inchiesta “Alta Mafia” che ha svelato intrecci tra mafia, imprenditoria e politica. In particolare l’indagine ha svelato il ruolo dell’imprenditore considerato “vicino” all’allora capo di Cosa Nostra provinciale Maurizio Di Gati. Successivamente, era il 2016, l’imprenditore decise di rendere alcune dichiarazioni agli inquirenti della Dda di Palermo spiegando senza mezzi termini che il pizzo lo subiva dal “signor Di Gati” piuttosto che imporlo con la supervisione di quest’ultimo.

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