Mafia, il radiologo fiancheggiatore di Messina Denaro non risponde al gip
Avrebbe fatto fare una tac all'ospedale di Mazara del Vallo a Messina Denaro e fatto avere al boss un cellulare "pulito"
Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Alfredo Montalto, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Cosimo Leone, il tecnico radiologo arrestato, ieri, per associazione mafiosa. Avrebbe fatto fare una tac all’ospedale di Mazara del Vallo a Matteo Messina Denaro nel 2020 e fatto avere al boss un cellulare “pulito” acquistato da un fiancheggiatore.
Ha respinto invece le accuse Leonardo Gulotta, l’operaio accusato di concorso esterno in associazione mafiosa che avrebbe messo a disposizione del capomafia la sua utenza telefonica. Domani verrà interrogato in videoconferenza il terzo indagato finito ieri in manette, l’architetto Massimo Gentile che avrebbe prestato l’identità al latitante consentendogli di acquistare un’auto e una moto.