Processo Montagna, proseguono le arringhe difensive
Continuano le arringhe difensive nell’ambito del processo (rito abbreviato) scaturito dalla maxi operazione antimafia “Montagna”. Questa mattina, avanti il gup del Tribunale di Palermo Marco Gaeta, sono state discusse le posizioni di altri tre imputati: si tratta di Francesco Fragapane (difeso dall’avvocato Francesco Carrubba), 41 anni di Santa Elisabetta, ritenuto dagli inquirenti – che ne […]
Continuano le arringhe difensive nell’ambito del processo (rito abbreviato) scaturito dalla maxi operazione antimafia “Montagna”.
Questa mattina, avanti il gup del Tribunale di Palermo Marco Gaeta, sono state discusse le posizioni di altri tre imputati: si tratta di Francesco Fragapane (difeso dall’avvocato Francesco Carrubba), 41 anni di Santa Elisabetta, ritenuto dagli inquirenti – che ne hanno chiesto la condanna a 20 anni di carcere – il capo assoluto dell’intero mandamento della Montagna; Giuseppe Blando, 55 anni di Favara, per il quale la procura distrettuale, che lo ritiene membro della famiglia di Favara, ha chiesto la condanna a 11 anni di reclusione (difeso dall’avvocato Maria Nicotra); Antonio Licata, 28 anni di Favara, accusato di far parte della rete di spacciatori a disposizione di Cosa Nostra e per il quale l’accusa ha chiesto la condanna a 12 anni. Quest’ultimo è difeso dagli avvocati Angelo Nicotra e Gerlando Vella.
Per tutte e tre le posizioni, dove certamente quella di Fragapane assume un diverso rilievo, i difensori hanno chiesto l’assoluzione.
Si torna in aula il 15 aprile.