Naro

A Naro postamat fuori uso da mesi, Brandara: “rimediare entro sei giorni”

Numerose le proteste dei cittadini ormai esasperati del fuori servizio del Postamat

Pubblicato 9 mesi fa

“Oramai da tempo Posteitaliane ha deciso di interrompere il rapporto fiduciario tra i naresi e l’ufficio postale. Per questo ci faremo promotori tra i clienti scontenti di valutare altre opzioni per la gestione dei propri risparmi”.

A dirlo, in una dura nota inviata ai vertici nazionali, regionali e provinciali di Poste è il sindaco di Naro Maria Grazia Brandara. Una segnalazione, l’ennesima fatta, che si fa carico delle innumerevoli proteste dei cittadini, ormai esasperati dal fatto che il Postamat esterno l’Ufficio Postale di piazza Marconi non è funzionante.

“Mi era stato comunicato che si era in attesa della sostituzione dell’apparecchio con uno di ultima generazione – scrive Brandara – Un’attesa che perdura però ormai da mesi, creando una situazione che non può più perdurare. I cittadini, specie i più anziani, in queste giornate così calde sono seriamente in difficoltà perché sono costretti a interminabili file all’interno dell’Ufficio Postale o a recarsi nella vicina Camastra per accedere ai propri risparmi.  Sembra quasi – continua Brandara – che Poste non voglia tra i suoi clienti i cittadini naresi, con scelte realizzate senza preavviso e senza motivazioni a partire dalla chiusura pomeridiana dell’Ufficio durante la pandemia momento in cui vi era, anzi, l’esigenza di prevedere presenze dilazionate per finire con il non funzionamento del Postamat”.

Per questo, a nome della comunità, Brandara ingiunge a Poste l’installazione del nuovo Postamat entro sei giorni. “Nelle more sto valutando la possibilità di adire le vie legali per interruzione di pubblico servizio o comunque per una lesione del diritto dei cittadini. In assenza della richiesta installazione, mi farò promotrice di un incontro con i vertici degli Istituti bancari presenti (sono tre) per informarmi e informare i clienti di Poste scontenti ed arrabbiati che esistono alternative che potrebbero risultare più sicure, performanti e rispettose”.

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