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Uccise ergastolano appena uscito dal carcere: chiesto carcere a vita per Cavallaro

Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Chiara Bisso ha avanzato la richiesta di condanna all’ergastolo nei confronti di Orazio Umberto Cavallaro, 61 anni originario di Ravanusa, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Angelo Carità, licatese condannato all’ergastolo per omicidio ma scarcerato poco prima per scadenza dei termini di custodia.  Carità venne ucciso il […]

Pubblicato 4 anni fa

Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Chiara Bisso ha avanzato la richiesta di condanna all’ergastolo nei confronti di Orazio Umberto Cavallaro, 61 anni originario di Ravanusa, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Angelo Carità, licatese condannato all’ergastolo per omicidio ma scarcerato poco prima per scadenza dei termini di custodia. 

Carità venne ucciso il 2 aprile dello scorso anno, nel giorno di Pasquetta. Secondo la ricostruzione, supportata anche dalle riprese di una telecamera nelle adiacenze che avrebbe ripreso tutto, Cavallaro si sarebbe recato nei pressi del terreno di Carità con un’auto messa a disposizione da alcuni familiari e avrebbe esploso ben tre colpi di arma da fuoco letali per Angelo Carità. 

L’indagine, che ebbe inizialmente difficoltà date dal fatto che non vi fosse collegamento tra vittima e omicida, subì una svolta sei mesi dopo l’efferato delitto grazie ai risultati dei carabinieri del Ris che trovarono tracce su una giacca usata da Cavallaro. 

Carità era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giovanni Brunetto, ucciso nel 2013. La Procura ipotizza un delitto su commissione, quello effettuato da Cavallaro, che avrebbe agito per “vendicare” il delitto. Si torna in aula, davanti il gup Luisa Turco, il 25 novembre. L’imputato è difeso dall’avvocato Casalicchio mentre la parte civile è rappresentata dagli avvocati Antonino e Vincenza Gaziano e Salvatore Manganello. 

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