Affonda barca a vela a Porticello, recuperato il primo cadavere: adesso 6 dispersi
Il corpo di uno dei sette dispersi è stato individuato dai Vigili del fuoco, si tratterebbe di un uomo
A causa del maltempo che si è abbattuto nel palermitano una barca a vela di 56 metri, il Bayesan battente bandiera del Regno Unito, con 22 persone a bordo è affondata intorno alle ore 5 nel tratto di mare davanti a Porticello in provincia di Palermo. In 15 sono stati salvati dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco. Al momento risultano 7 dispersi. L’imbarcazione sarebbe affondata a causa della tromba d’aria che si è abbattuta sulla zona. I sommozzatori dei vigili del fuoco si sono già immersi per raggiungere lo scafo, a 49 metri di profondità a circa mezzo miglio dalla costa. Il corpo di uno dei sette dispersi è stato individuato a fianco dell’imbarcazione Bayesian che è affondata a 50 metri al largo di Santa Flavia. I sommozzatori dei vigili del fuoco lo hanno recuperato. Si tratta di un membro dell’equipaggio, il cuoco, cittadino di Antigua nato in Canada. In queste ore si sta cercando di ispezionare lo scafo per cercare gli altri sei dispersi della tragedia.
Sono tutti sotto choc i 15 superstiti dell’affondamento della barca a vela, battente bandiera inglese, colata a picco all’alba nelle acque di Porticello, nel Palermitano. Per otto di loro è stato necessario il ricovero in ospedale: sei sono stati trasferiti all’ospedale Civico di Palermo, due, invece, sono stati condotti nel nosocomio di Bagheria. All’appello mancherebbero sette persone, sei passeggeri e un membro dell’equipaggio, il cuoco. Mentre un bimbo di neppure un anno è stato tratto in salvo e condotto in ospedale per accertamenti in via precauzionale. Intanto, vanno avanti senza sosta le ricerche, in cui sono impegnati i militari della Guardia costiera e i sommozzatori dei vigili del fuoco, oltre a due elicotteri – uno della Capitaneria di porto e uno dei vigili del fuoco – che a turno perlustrano la zona dall’alto. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta sul naufragio della barca a vela Bayesian; le indagini sono affidate agli uomini della Guardia Costiera di Porticello, impegnati ad accertare l’esatta dinamica del naufragio, avvenuto durante una violenta burrasca che ha colpito la costa palermitana all’alba.
Lo scafo si trova a una profondità di circa 49 metri e a mezzo miglio dalla costa di Porticello. Secondo le prime informazioni, l’imbarcazione era all’ancora quando è stata sorpresa dal maltempo che nelle scorse ore si è abbattuto sul Palermitano. A prestare i primi soccorsi una barca ancorata poco distante, i cui occupanti hanno tratto in salvo i 15 superstiti, affidandoli poi agli uomini della Guardia costiera che li hanno condotti in porto su una motovedetta. Sulle cause dell’affondamento indaga la Capitaneria di porto che nelle prossime ore ascolterà nuovamente lo skipper, ancora sotto choc, oltre agli altri superstiti.
La testimonianza: “Ero a casa quando c’è stata la tromba d’aria. Ho chiuso subito tutte le finestre. Poi ho visto l’imbarcazione, aveva un solo albero, era molto grande. L’ho vista affondare all’improvviso”. Così all’Ansa Pietro Asciutto, un pescatore di Porticello che ha assistito al naufragio del “Bayesan”. “Credo che la tromba d’aria sia arrivata da Porticello – prosegue – poco dopo sono sceso nella Baia di Santa Nicolicchia per vedere meglio cosa stesse accadendo. La barca galleggiava ancora, poi d’un tratto è scomparsa. L’ho vista affondare con i miei occhi”, conclude il pescatore.