Pugni, calci e morsi a tre agenti penitenziari, Zabatino (Cnpp-Spp): “aggressioni che finiscono archiviate”
Gli agenti sono stati soccorsi e trasportati al Pronto soccorso
Ancora un’aggressione nel carcere Ucciardone di Palermo. Un detenuto italiano, con problemi di natura psichiatrica, ha sferrato pugni, calci e morsi a tre agenti della polizia penitenziaria. I poliziotti sono stati soccorsi e trasportati al Pronto soccorso dove sono stati dimessi con una prognosi di 7 giorni.
“Siamo stanchi di dovere contare i feriti – dice Giuseppe Zabatino, del Cnpp-Spp – Purtroppo queste aggressioni finiscono sempre archiviate. L’aggravio dei carichi di lavoro, lo straordinario imposto e non sempre pagato, insieme alla carenza di personale, rendono insostenibile la situazione. La nona sezione, in particolare, è tristemente nota per aggressioni frequenti, devastazioni, risse e persino tentativi di suicidio. Abbiamo sempre suggerito anche la chiusura e una ristrutturazione totale di questa sezione”. Il Cnpp/Spp ha presentato un esposto alla procura “affinché la magistratura faccia chiarezza sulle responsabilità e intervenga a tutela del personale”. Il sindacato esprime “piena vicinanza e solidarietà ai colleghi vittima dell’ennesima vile aggressione. Questi episodi, purtroppo sempre più frequenti – conclude – testimoniano la difficile e delicata realtà in cui quotidianamente le lavoratrici e i lavoratori della polizia penitenziaria si trovano a operare”.