Palma di Montechiaro

Ritardi e disagi per i pendolari di Palma di Montechiaro, genitori esasperati scrivono a Mattarella

Questa mattina l'autobus non è proprio passato e i ragazzi hanno attesto un'altra ditta trasporti per giungere a scuola

Pubblicato 1 anno fa

Ancora ritardi e ancora disagi per molti studenti di Palma di Montechiaro che devono raggiungere i loro istituti scolastici di Agrigento nella zona di Calcarelle. Questa mattina l’autobus Sal che dovrebbe accompagnare gli studenti, non è proprio passato, lasciando sulla strada i ragazzi che dovevano raggiungere la loro scuola.

“Questa situazione è inaccettabile e rappresenta una vera e propria interruzione di pubblico servizio, che va denunciata e risolta al più presto. Dopo l’intervento dei vigili, che si sono avvicinati per capire meglio la situazione, i ragazzi hanno atteso per un’ora un bus fantasma che non è mai arrivato.Fortunatamente, grazie alla generosità dell’autista della ditta Greco di Palma di Montechiaro, i ragazzi sono riusciti a raggiungere la loro scuola con un altro autobus, dopo oltre un’ora di ritardo”. Cosi i genitori dei ragazzi che dopo molti appelli, non solo al Sindaco Castellino, hanno nei giorni scorsi scritto al Prefetto di Agrigento Cocciufa e una missiva è stata anche inviata al Presidente Mattarella.

“Ci chiediamo come sia possibile che la Regione, nella persona degli assessori Aricò e Turano, continui a non intervenire in questa disastrosa situazione che coinvolge giornalmente centinaia di studenti. Questi ragazzi hanno il diritto di avere un servizio di trasporto pubblico efficiente e sicuro, che non li costringa a perdere ore di scuola e a subire lo stress di una situazione sempre più insostenibile.È arrivato il momento di porre fine a questa situazione e di garantire ai nostri figli il diritto ad un’istruzione dignitosa, senza ostacoli insormontabili come quelli che hanno dovuto affrontare oggi. È necessario che si intervenga immediatamente”, continuano i genitori che hanno anche chiesto al Sindaco Stefano Castellino di scendere in campo insieme a loro per denunciare questi fatti incresciosi che coinvolgono la comunità studentesca e di intervenire immediatamente nei confronti della regione siciliana affinché si risolva la problematica della ditta Sal.

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