Politica

Bufera in Forza Italia, deputati “spodestano” capogruppo

Due deputati sollecitano richiesta a Miccichè: sono Tamajo e D'Agostino

Pubblicato 3 anni fa

Si è consumato lo strappo in Forza Italia all’Assemblea siciliana.

Sette deputati, sui 13 che compongono il gruppo parlamentare, hanno appena spodestato il capogruppo Tommaso Calderone, fedele al leader azzurro Gianfranco Miccichè contestato per la gestione del partito in una fase cruciale per le scelte elettorali alle amministrative di primavera e alle regionali d’autunno. E hanno eletto Mario Caputo.

«La scelta compiuta dai miei colleghi azzurri mi onora, questa elezione giunge in un momento politico molto importante, alla vigilia delle amministrative a Palermo, Messina e in molte città siciliane. Metto il mio ruolo politico a disposizione del necessario dialogo fra tutti, nell’interesse di Forza Italia e del centrodestra in Sicilia, per rafforzare le ragioni dello stare assieme e aprire un dibattito costruttivo».

Lo afferma Mario Caputo, eletto dai sette deputati (su 13) di Forza Italia che si sono auto-convocati. “Ringrazio il mio predecessore Calderone per il lavoro svolto, mi rammarica l’assenza di qualche collega nonostante la regolare convocazione – aggiunge Caputo – ma fin da subito sarò impegnato a rappresentare tutti e tredici gli iscritti al gruppo di Forza Italia, ci sono tutte le condizioni per fare bene e lavorare nell’interesse della Sicilia».

Deputati sollecitano richiesta a Miccichè

Pronta la contromossa all’iniziativa dei sette deputati di Forza Italia che hanno spodestato il capogruppo Tommaso Calderone, sostituendolo con Mario Caputo: si preparano a entrare nel partito i deputati Edy Tamajo e Nicola D’Agostino, che da mesi sono in stretto accordo il leader di Fi nell’Isola Gianfranco Miccichè.

“Chiediamo al coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Micciché di valutare la nostra richiesta di ingresso nel gruppo parlamentare di Forza Italia. È noto il rapporto politico sancito fra il nostro gruppo di Sicilia Futura-IV e quello di FI, che prevede la nostra partecipazione dentro le liste di Forza Italia nelle future competizioni elettorali. Nulla osta a questo punto perché si definiscano pienamente i percorsi già intrapresi», dicono Tamajo e D’Agostino.

Il loro ingresso rimetterebbe in discussione gli equilibri interni al gruppo.

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