Politica

Il Presidente della Repubblica ha giurato: al via il Mattarella bis

Il discorso di insediamento del Presidente della Repubblica

Pubblicato 4 anni fa

“Adempiro’ al mio dovere secondo i principi e le norme della Costituzione, cui ho appena rinnovato il giuramento di fedelta’, e a cui ho cercato di attenermi in ogni momento nei sette anni trascorsi. La lettera e lo spirito della nostra Carta continueranno a essere il punto di riferimento della mia azione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento di insediamento davanti al Parlamento in seduta comune. Standing ovation per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al suo ingresso in aula di Montecitorio per la cerimonia di giuramento. All’applauso hanno preso parte anche i parlamentari di FdI, che hanno accolto in piedi, al pari degli altri gruppi, il Capo dello Stato.

“Sono stati “momenti travagliati per tutti, anche per me. Ritorno dunque di fronte a questa Assemblea, nel luogo più alto della rappresentanza democratica, dove la volontà popolare trova la sua massima espressione. “I popoli dell’Unione Europea devono esser consapevoli che ad essi tocca un ruolo di sostegno ai processi di stabilizzazione e di pace nel martoriato panorama mediterraneo e medio-orientale. Non si puo’ sfuggire alle sfide della storia e alle relative responsabilità’. “Su tutti questi temi – all’interno e nella dimensione internazionale – e’ intensamente impegnato il Governo guidato dal Presidente Draghi; nato, con ampio sostegno parlamentare, nel pieno dell’emergenza e ora proiettato a superarla, ponendo le basi di una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese e dell’Europa. Al Governo esprimo un convinto ringraziamento e gli auguri di buon lavoro”.”Una riflessione si propone anche sul funzionamento della nostra democrazia, a tutti i livelli. Proprio la velocita’ dei cambiamenti richiama, ancora una volta, il bisogno di costante inveramento della democrazia. Un’autentica democrazia prevede il doveroso rispetto delle regole di formazione delle decisioni, discussione, partecipazione”.”Occorre evitare che i problemi trovino soluzione senza l’intervento delle istituzioni a tutela dell’interesse generale: questa eventualita’ si traduce sempre a vantaggio di chi e’ in condizioni di maggior forza. Poteri economici sovranazionali, tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico”.”Su un altro piano – osserva il Capo delo Stato – i regimi autoritari o autocratici tentano ingannevolmente di apparire, a occhi superficiali, piu’ efficienti di quelli democratici, le cui decisioni, basate sul libero consenso e sul coinvolgimento sociale, sono, invece, ben piu’ solide ed efficaci”. “Quel che appare necessario – nell’indispensabile dialogo collaborativo tra Governo e Parlamento e’ che – particolarmente sugli atti fondamentali di governo del Paese – il Parlamento sia sempre posto in condizione di poterli esaminare e valutare con tempi adeguati. La forzata compressione dei tempi parlamentari rappresenta un rischio non certo minore di ingiustificate e dannose dilatazioni dei tempi. Appare anche necessario un ricorso ordinato alle diverse fonti normative, rispettoso dei limiti posti dalla Costituzione”.”I grandi cambiamenti che stiamo vivendo a livello mondiale impongono soluzioni rapide, innovative, lungimiranti, che guardino alla complessita’ dei problemi e non soltanto agli interessi particolari”. “I partiti sono chiamati a rispondere alle domande di apertura che provengono dai cittadini e dalle forze sociali. Senza partiti coinvolgenti, cosi’ come senza corpi sociali intermedi, il cittadino si scopre solo e piu’ indifeso. Deve poter far affidamento sulla politica come modalita’ civile per esprimere le proprie idee e, insieme, la propria appartenenza alla Repubblica”.”Il Parlamento – ha aggiunto – ha davanti a se’ un compito di grande importanza perche’, attraverso nuove regole, puo’ favorire una stagione di partecipazione. Anche sul piano etico e culturale, e’ necessario – proprio nel momento della difficolta’ – sollecitare quella passione che in tanti modi si esprime nella nostra comunita’. Occorre che tutti, i giovani in primo luogo, sentano su di loro la responsabilita’ di prendere il futuro sulle loro spalle, portando nella politica e nelle istituzioni novita’ ed entusiasmo”.”Rivolgo un saluto rispettoso alla Corte Costituzionale, presidio di garanzia dei principi della nostra Carta. Nell’inviare un saluto alle nostre Magistrature – elemento fondamentale del sistema costituzionale e della vita della nostra societa’ -mi preme sottolineare che un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia. Per troppo tempo e’ divenuta un terreno di scontro che ha sovente fatto perdere di vista gli interessi della collettivita’”. “Appare anche necessario un ricorso ordinato alle diverse fonti normative, rispettoso dei limiti posti dalla Costituzione”.

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Grandangolo Settimanale N. 40 - pagina 1

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