Migranti, Musumeci: “Vado avanti, agiscano le Prefetture”
“Lo Stato ha competenza sui migranti. Il presidente della Regione ce l’ha in materia sanitaria. E in tempo di epidemia è chiaro che mi sto occupando di questo. Se c’è un contenitore che, secondo le autorità sanitarie, non ha i requisiti per ospitare persone in tempo di coronavirus io ho il dovere di intervenire, altrimenti […]
“Lo Stato ha competenza sui migranti. Il
presidente della Regione ce l’ha in materia sanitaria. E in tempo di epidemia è
chiaro che mi sto occupando di questo. Se c’è un contenitore che, secondo le
autorità sanitarie, non ha i requisiti per ospitare persone in tempo di
coronavirus io ho il dovere di intervenire, altrimenti compio una
omissione”.
Il
governatore della Sicilia Nello Musumeci, intervistato da “Il Corriere
della Sera” e da “Il Tempo”, assicura che andrà avanti.
“Io come organo dello Stato ho notificato
l’ordinanza alle prefetture che rispondono al Viminale. Se chi ha l’obbligo non
agisce, se ne assume la responsabilità”.
Quanto
alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, “al posto di attaccarsi alla nullità dell’ordinanza si assuma per
intero le sue responsabilià. Al Viminale sono confusi ed in forte ritardo.
Facciano qualcosa e lo facciano presto”. “Questo mio provvedimento
arriva solo adesso perchè abbiamo atteso per mesi che il governo nazionale si
desse una strategia”, spiega Musumeci. “Ma abbiamo capito che la risposta da Roma è fatta di silenzi e
omissioni e ho dovuto adottare l’ordinanza che tutela il diritto alla salute di
chi si trova in Sicilia e degli stessi migranti”.
“I siciliani rischiano di apparire
razzisti. Ma non lo sono mai stati. Non lo siamo. Protestano semmai contro un
governo immobile”, accusa Musumeci. “Non è giusto ammassare migranti. Non è giusto vederli fuggire nelle
campagne senza saperne più nulla. E nemmeno che il governo italiano intervenga
in Tunisia in agosto e non a febbraio, quando aveva il dovere di farlo, per
bloccare quella che impropriamente chiamano ‘invasione’, ma che è la corsa di
migliaia di disperati in una terra come la Sicilia dove la disperazione ha
segnato il codice genetico dei propri abitanti”.
Il premier Giuseppe Conte,
aggiunge, “fa finta di niente
sull’emergenza migranti, come se la Sicilia non fosse parte dell’Italia. Da due
mesi chiediamo lo ‘stato di emergenza’ su Lampedusa. Non si sono neppure
degnati di dare una risposta”.
Intanto,
stamani, la nave quarantena Aurelia, ha raggiunto l’isola di Lampedusa per il
trasbordo di una parte dei più di 1200 migranti presenti nell’hotspot di
contrada Imbriacola.
Nella
struttura la situazione è di sovraffollamento: centinaia di persone sono
costrette a dormire fuori dall’hotspot, in materassi di fortuna, senza la
possibilità di distanziamento. Tra questi ci sono alcuni bambini con le proprie
madri.
All’interno
del centro ci sono anche 28 persone positive, cui potrebbero aggiungersene
altre dopo gli ultimi tamponi effettuati: secondo le indiscrezioni, infatti, ci
sarebbero altri nuovi migranti positivi.