Politica

Protesta trattori nel Belice, 11 sindaci scrivono a Schifani

A firmare i primi cittadini di Caltabellotta, Contessa Entellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa e Sciacca

Pubblicato 2 mesi fa

I sindaci di undici comuni del Belice hanno sottoscritto un documento, indirizzato al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore regionale alle Politiche agricole Luca Sammartino, in cui si chiede loro di raggiungere il presidio permanente istituito lo scorso 5 febbraio dal Movimento spontaneo sulla scorrimento veloce Sciacca-Palermo, all’altezza de bivio di contrada Gulfa. A firmare la richiesta, motivata con la suggerita necessità di rappresentare vicinanza e sensibilità delle istituzioni nei confronti dei manifestanti, sono stati i primi cittadini di Caltabellotta, Contessa Entellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa e Sciacca. Promotore dell’iniziativa: il capo dell’amministrazione comunale di Santa Margherita Gaspare Viola. “Nel corso di queste settimane – scrivono i sindaci – gli agricoltori hanno organizzato in contrada Gulfa incontri ed assemblee democratiche, ricevendo la solidarietà di cittadini, studenti, famiglie, amministratori e dello stesso arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano. I manifestanti – prosegue il documento – soffrono da anni condizioni ormai non più sostenibili di lavoro regolarmente sottopagato, e noi sindaci siamo coscienti che dalla loro causa dipende il futuro stesso delle nostre comunità, che stanno sostenendo la protesta”. I rispettivi consigli comunali hanno già deliberato mozioni di sostegno alle rivendicazioni di agricoltori e allevatori. “Siamo certi che questa richiesta fatta dai sindaci ai vertici del governo otterrà un riscontro positivo”, dice Gaspare La Marca, portavoce del Movimento spontaneo dei produttori agricoli della Valle del Belice, che ribadisce ancora una volta anche la volontà di non interrompere la protesta.

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