Rincari bollette Tari e Aica, l’Area Progressista: “nessuna risposta sul consiglio comunale aperto”
L'area Progressista annuncia una manifestazione di piazza per dare voce a tutti i cittadini agrigentini
L’area progressista, con una raccolta di oltre 500 firme, ha chiesto al Presidente del consiglio comunale di Agrigento la convocazione di un consiglio aperto all’intervento dei cittadini, per consentire un confronto sui rincari delle bollette di Tari e Aica, a fronte di servizi assolutamente inadeguati e indegni di una città civile.
“Nessuna risposta è giunta finora, a dimostrazione, ancora una volta, della volontà dei partiti di maggioranza di barricarsi nel silenzio, ignorando le legittime richieste di chiarezza da parte delle opposizioni, delle associazioni, dei cittadini”, si legge in una nota dell’area progressista. “In un momento buio per la città, in cui il finanziamento della rete idrica è oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica in un’inchiesta denominata non a caso “appalti e mazzette”, in cui i vertici di Aica rimettono il mandato nelle mani dei sindaci e si prepara per gli agrigentini un’altra estate senz’acqua, il consiglio comunale decide di chiudere le porte e iscrive addirittura al punto 17 del prossimo consiglio comunale (chiuso) il tema della crisi idrica. Siamo stanchi di atteggiamenti che negano il confronto, siamo stanchi dei servizi da terzo mondo, siamo cittadini che meritano di essere trattati con rispetto e dignità”, continuano. “Non abbasseremo la testa di fronte a una porta chiusa, protesteremo in nome della chiarezza e del diritto ai servizi essenziali a prezzi adeguati, della trasparenza e correttezza dell’attività amministrativa. La verità è semplice: non vogliono il confronto perché non hanno nulla da dire. Non hanno soluzioni, non hanno coraggio, non hanno visione. Preferiscono chiudersi nel palazzo, fingere che fuori tutto vada bene, mentre le famiglie arrancano e i cittadini sono trattati come sudditi. Ma noi non ci stiamo e non staremo zitti. Ci stiamo già organizzando per scendere in piazza, per dare voce a chi è stanco di subire, per denunciare pubblicamente chi oggi governa senza ascoltare, senza rispondere, senza dignità. Chi scappa dal confronto è inadatto a governare. E chi ignora i cittadini, ha già perso ogni credibilità”; hanno concluso.