Sambuca, presentata mozione di sfiducia per il sindaco Cacioppo
Otto i consiglieri che hanno firmato la mozione, a guidare l'opposizione il consigliere Saro Arbisi
E’ stata formalmente presentata la mozione di sfiducia al sindaco di Sambuca di Sicilia Giuseppe Cacioppo.
Firmata da 8 consiglieri comunali su 12 e adesso dovrà essere inserita all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. A guidare l’opposizione il consigliere Sario Arbisi che alle amministrative del 2023 aveva sfidato Cacioppo nella corsa all’elezione a sindaco e poi, sconfitto, aveva presentato ricorso rispetto alla composizione del Consiglio Comunale, ottenendo al termine del lungo iter la maggioranza. Adesso, alla scadenza dei due anni è stata presentata la sfiducia al sindaco Cacioppo.
“Si tratta di una decisione assunta con senso del dovere e nel pieno rispetto delle prerogative istituzionali, maturata in seguito al profondo disagio espresso dalla cittadinanza, raccolto costantemente nei luoghi della vita quotidiana e che non può essere ignorato. Il Sindaco, che ha sistematicamente evitato ogni forma di confronto, escludendo il Consiglio da ogni processo decisionale e svuotandolo dalla sua funzione democratica e rappresentativa. Di fronte a questa situazione, la sfiducia rappresenta un atto conseguente e di responsabilità”; si legge in una nota a firma dei consiglieri firmatari della mozione, Arbisi, Abruzzo, Armato, Bonsignore, Coniglio, Di Bella, Gulotta e Maggio.
Dopo la presentazione della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Giuseppe Cacioppo – e le relative dichiarazioni arriva la presa di posizione ufficiale del gruppo consiliare “Sambuca Prima di Tutto”, che lancia un duro atto d’accusa contro chi ha provocato la crisi.
Il comunicato parla apertamente di una scelta “gravissima” che condanna Sambuca a 11 mesi di commissariamento, privando la comunità di una guida democratica e bloccando progetti, servizi e programmazione. Il gruppo “Sambuca Prima di Tutto” definisce l’azione politica messa in atto da “Siamo Sambuca” come un atto di demolizione sistematica, iniziato ben prima del voto di sfiducia.
Secondo la nota, la mozione non si fonda su motivazioni solide, ma è frutto di un atteggiamento ostile e personale, alimentato da logiche lontane dai reali bisogni dei cittadini. Il gruppo avverte con forza: se la mozione sarà approvata, Sambuca andrà verso il commissariamento, perdendo la possibilità di prendere decisioni politiche per quasi un anno. Una scelta che mette a repentaglio tutto il lavoro svolto, condannando il paese a uno stallo istituzionale. E a farne le spese saranno solo i cittadini.”