Terme Sciacca, Savarino: “Lasciare fuori speculazioni politiche”
Lo dichiara in una nota la deputata regionale di Diventerà Bellissima, Giusi Savarino
“Bisogna lasciare fuori le Terme dalle speculazioni politiche”.” Lo dichiara in una nota la deputata regionale di Diventerà Bellissima, Giusi Savarino, presidente della Commissione IV Ambiente, Territorio e Mobilità
“Le Terme di Sciacca hanno una storia recente particolarmente tormentata – spiega Savarino – il Presidente Musumeci e la sua giunta hanno avuto costante attenzione in questi tre anni, allo scopo di riparare ai danni provocati dal Governo Crocetta, culminati sei anni fa nella chiusura delle celebri stufe vaporose”. Il deperimento del patrimonio immobiliare del sito termale saccense ha fatto andare deserti i bandi regionali per l’affidamento delle proprietà, anche quello predisposto da ultimo dall‘assessore Armao “oggi le terme di Sciacca sono divenute di interesse nazionale e il Governo Musumeci è pronto a finanziare anche gli interventi di recupero e ristrutturazione degli immobili in modo da rendere più attrattive le Terme, e rilanciarle dopo la pandemia come volano del turismo del benessere in Sicilia.
“Un investimento non indifferente e sintomatico della centralità che per il Governo Musumeci ha la riattivazione delle curative acque saccensi, conosciute sin dall’antichità e che a quei fasti devono essere riportate. Per questo appare solo strumentale polemica politica l’iniziativa intrapresa dal Pd locale. In tempi di covid sono gli sforzi comuni che aiutano a risolvere i problemi, non le marce solitarie. Ma non è tutto” – prosegue l’Onorevole – “ al lavoro del governo Musumeci si aggiunge il lavoro della Commissione che mi onoro di presiedere, vogliamo infatti riformare la normativa di settore, una legge regionale vecchia più di sessant’anni che disciplina le risorse idrotermali in Sicilia”.
“L’impegno è quello di garantire una seria valorizzazione di tutti i siti termali siciliani, pubblici e privati, nell’ottica di un approccio strategico all’utilizzo di questo patrimonio idrico straordinario sia per fini sanitari che turistici”. Rilanciare la centralità della Sicilia termale con i suoi otto siti principali (Montevago, Sciacca, Acireale, Alì terme, Terme Vigliatore, Termini Imerese, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo) e i bagni di Vulcano e Pantelleria, significa riconquistare un flusso turistico che attualmente si è riversato altrove e garantirsi un indotto economico irrinunciabile per la nostra Regione.” conclude Savarino.