Agrigento

Zambuto presenta assessori e candidati: “In lista persone vere, non prese dagli elenchi telefonici”

Marco Zambuto, al Dioscuri Bay Palace Hotel, ha presentato la sua squadra alla città. C’erano i 6 assessori designati, i candidati al Consiglio comunale e le personalità politiche che rappresentano i tre partiti che lo appoggiano: Forza Italia, Udc e Diventerà Bellissima. “Le liste che esprimono il mio progetto sono fatte da persone vere, autentiche, […]

Pubblicato 4 anni fa

Marco
Zambuto, al Dioscuri Bay Palace Hotel, ha presentato la sua squadra alla città.

C’erano
i 6 assessori designati, i candidati al Consiglio comunale e le personalità
politiche che rappresentano i tre partiti che lo appoggiano: Forza Italia, Udc e
Diventerà Bellissima.

“Le liste che esprimono il mio progetto sono
fatte da persone vere, autentiche, pronte a spendere fino all’ultima risorsa
per il bene della città. Sono loro che rendono possibile tutto questo, con
entusiasmo, passione e amore per Agrigento. Rappresentano i quartieri, i posti
di lavoro, i giovani, le professioni, l’intero tessuto sociale di una città che
vuole dire la sua. Una città alla quale, in questi ultimi anni, è mancata la
capacità di esprimere il proprio punto di vista. Sono stati anni in cui è stato
premuto il tasto “pausa”. Ci siamo fermati. Tutto questo a fronte di una
narrazione che voleva far credere che tutto andasse bene. Non c’è stato alcun
finanziamento per il centro storico, nessun intervento per le questioni
fondamentali come la rete idrica e la depurazione delle acque, solo per fare un
paio di esempi. La città in questi anni è cresciuta ma ha avuto segnali di
novità che sono arrivati dai cittadini, non dalla politica. Abbiamo visto
nascere nuove attività in centro, storico soprattutto b&b che hanno
confermato la nostra vocazione turistica. Molte persone presenti oggi hanno
dato alle loro abitazioni un nuovo ruolo contribuendo al miglioramento della
conformazione urbanistica. Ma è mancata una guida politica, una prospettiva,
una gestione sana da parte dell’amministrazione uscente. Abbiamo vissuto un
lungo periodo di isolamento assistendo ad un’attività politica autocelebrativa
che faceva ricorso soltanto a momenti culturali che indubbiamente hanno un loro
valore ma che risultano astratti e poco utili se non riescono ad incidere nella
vita reale della città. Le strade sono ancora invase dai rifiuti a causa di una
raccolta differenziata che, così come viene gestita, non funziona a dovere. I
turisti, la mattina, escono dai b&b e trovano cumuli di immondizia. Non si
spazzano le strade, non si taglia la vegetazione spontanea, da anni non vediamo
né la disinfestazione né la derattizzazione”.

Infine
Zambuto ha ringraziato le personalità politiche che sostengono il suo progetto:
“Sono felice che in prima linea ci sia la
migliore rappresentanza regionale che questa provincia può avere. Dobbiamo
portare alla città tutte quelle risorse e provvidenze che sono mancate in
questi anni. Nonostante i problemi di questi ultimi mesi, sono state tante le
personalità politiche di rilievo che hanno sposato la mia causa e vogli
ringraziarle pubblicamente: gli onorevoli Gallo, Savarino, Catania, Terrana, La
Rocca Ruvolo. Ringrazio chi, nonostante alcune scelte politiche potessero
mettere in discussione equilibri a livello regionale, ha voluto sostenermi
senza risparmiarsi. Nell’area di centro-destra c’è stato qualcuno che ha
preferito tagliarci le gambe piuttosto che pensare ad una prospettiva per la
città, disprezzando un progetto trasparente e portato avanti alla luce del
sole. Un progetto fatto di scelte difficili, di sacrifici e anche di errori, ma
con la capacità di guardare negli occhi gli agrigentini. Io la politica l’ho sempre
intesa in questa maniera”.

Prima di Marco Zambuto sono intervenuti i 6 assessori designati.

Gianni Tuttolomondo,
diversamente abile: “Le mie battaglie
saranno le battaglie di tutti, quelle dei più forti e dei più deboli. Mi
impegnerò a rendere il Comune un posto in cui entrare con entusiasmo ed uscire
con una risposta, con un problema risolto e non con una perplessità in più”.

Franco Iacono,
avvocato ed ex componente della Giunta Zambuto: “I cittadini in questi anni non hanno avuto un contatto diretto con
l’amministratore. Il progetto di Marco si basa invece sull’ascolto. E’ fatto di
persone che hanno un solo obiettivo: far crescere la città in tutti i settori”.

Decio Terrana, Udc: “Abbiamo subito riconosciuto in Marco
Zambuto una persona mite e sincera, un uomo della gente, che ama la città, che
sta in mezzo alle persone per ascoltarle. Ma soprattutto è un uomo che ha avuto
la dignità e l’onestà di dimettersi davanti ad un semplice avviso di garanzia.
Unico caso in Italia, ricordiamocelo. Per poi essere stato assolto perché il
fatto non costituisce reato”.

Antonella Gallo Carrabba,
coordinatrice del Centro antiviolenza
Telefono Aiuto
: “La nostra parola
d’ordine sarà ascoltare la gente. Ed è facile immaginare quanto sia
fondamentale questo aspetto per me, dato che rappresento un centro di ascolto
che aiuta le persone in difficoltà. Eppure non dobbiamo mai smettere di
imparare ad ascoltare sempre di più, perché i progetti si realizzano solo
grazie alla capacità di accogliere le istanze dei cittadini”.

Dino Milazzo, cardio-chirurgo all’ospedale San
Giovanni di Dio di Agrigento
: “Conosco Marco da quando andavamo a scuola. I miei studi in medicina mi
hanno portato lontano ma per mia fortuna sono tornato ad Agrigento per lavorare
all’ospedale San Giovanni di Dio. Sono stanco di vedere la mia città sempre in
fondo alle classifiche per qualità della vita. Marco è la persona giusta per
invertire questa tendenza”.

Raffaele Zarbo, già Provveditore agli studi di
Agrigento
: “La
telefonata di Marco, che mi chiedeva di far parte della sua squadra di
assessori, mi ha riempito di gioia. Quando era sindaco, ricordo che aveva un
rapporto splendido con gli studenti quando si organizzavano gli incontri nelle
scuole. Ho accettato l’incarico perché oggi ho la possibilità di dedicarmi a
tempo pieno a questo progetto politico. Perché il tempo, quando si parla di
politica al servizio della comunità, non è mai abbastanza”.

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