Porto Empedocle

Da Porto Empedocle il grido d’accoglienza “Carola” (ft,vd)

Da Lampedusa è arrivata al Porto di Porto Empedocle Carola Rackete comandante della nave Sea Watch3. Ad accoglierla al grido di “Carola, Carola” un gruppo di persone, tra cui appartenenti all’associazione Libera, Legambiente e altre associazioni. C’era chi ha alzato al cielo le coperte termiche quelle utilizzate per i soccorsi dei migranti, chi, in mano, teneva una […]

Pubblicato 5 anni fa

Da Lampedusa è arrivata al Porto di Porto Empedocle Carola Rackete comandante della nave Sea Watch3. Ad accoglierla al grido di “Carola, Carola” un gruppo di persone, tra cui appartenenti all’associazione Libera, Legambiente e altre associazioni.

C’era chi ha alzato al cielo le coperte termiche quelle utilizzate per i soccorsi dei migranti, chi, in mano, teneva una sorta di striscione con la scritta “Carola” e un grande cuore rosso, e i rappresentanti di Legambiente tenevano in mano invece uno striscione con la scritta. “Salvare vite non e’ reato” .

L’avvocato di Sea Watch Giorgia Linardi ai microfoni di Grandangolo Agrigento afferma: ” L’ho vista scendere dalla macchina un po’ travolta dagli eventi. Teniamo conto che Carola e’ stata in una condizione di isolamento negli ultimi giorni e nei giorni precedenti in una condizione di relativo isolamento sulla nave, con i naufraghi a bordo e l’equipaggio. E’ impossibile, credo per lei, in questo momento, comprendere tutto quello che accade. Quello che sente e’ invece l’aspetto giudiziario di questa vicenda che pero’ si e’ preparata ed e’ pronta ad affrontare. Ora e’ stata condotta in tribunale, noi siamo qui, simbolicamente, per assisterla. La seguiremo in ogni suo passo – ha aggiunto – . E’ stata chiesta la convalida per i reati 1100 del codice della navigazione che e’ resistenza a nave da guerra e 337 del codice penale che e’ resistenza a pubblico ufficiale”. “La nostra difesa – ha spiegato il portavoce – verra’ impostata sull’affermazione dello stato di necessita’ che la comandante aveva espresso piu’ di 36 ore prima dell’obbligato ingresso in porto e che era stato ignorato cosi’ come tutte le richieste di indicazioni di un porto sicuro inoltrate alle autorita’ di diversi paesi europei nei 17 giorni che l’hanno vista responsabile delle vite dei naufraghi a bordo e dell’equipaggio”.

Secondo la Linardi la situazione in Italia si sta imbarbarendo e non deve essere criminalizzata quella che è una battaglia umanitaria.

A Carola dovrebbe essere dato un premio, ha salvato 42 persone, altro che galera”, hanno commentato alcuni cittadini giunti a Porto Empedocle per sostenere la Carola.

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