Droga estorsioni e armi, 13 arresti nel siracusano
Le indagini hanno fatto luce sul gruppo criminale che riforniva gli assuntori di sostanze stupefacenti nel territorio di Avola
È in corso ad Avola una vasta operazione antidroga diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa ed eseguita dagli agenti della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa e al Commissariato di Avola, finalizzata a disarticolare un gruppo di soggetti che gestivano una piazza di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di quel centro.
Il GIP del Tribunale aretuseo, chiudendo il cerchio su un’indagine relativa ad una fiorente attività di spaccio posta in essere da un gruppo di 14 soggetti, ha emesso 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 4 di custodia domiciliare e 2 ordinanze che dispongono l’obbligo di firma e di dimora, nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, dei reati di violazioni della normativa sugli stupefacenti, estorsione, detenzione illecita di armi da sparo. Un altro soggetto è indagato, per gli stessi reati, in stato di libertà.
Le indagini, iniziate nel 2024 con l’arresto di uno degli attuali destinatari delle misure, hanno fatto luce sul gruppo criminale che riforniva gli assuntori di sostanze stupefacenti nel territorio di Avola. L’indagine ha preso il via con l’arresto di un 56enne di Avola e da qui gli investigatori sono riusciti a scoprire le attività illecite della banda. La piazza di spaccio era attiva a qualsiasi ora del giorno e della notte e aveva come base operativa l’abitazione di uno degli arrestati, non lontano dal centro storico di Avola. Cocaina, hashish e crack le sostanze spacciate. “I vari pusher, che vendevano gli stupefacenti, operavano in modo non meramente occasionale ma stabile e continuativo, mediante reciproca collaborazione e cooperazione”, evidenziano gli investigatori. Quando i pagamenti da parte degli acquirenti non avvenivano con puntualità, nei loro confronti scattava l’estorsione con atteggiamenti intimidatori nei confronti delle vittime che venivano minacciate di violenze fisiche, anche con armi da sparo. Ai vertici della banda ci sarebbe il 56enne: “Fungeva da principale punto di riferimento – riferiscono dalla questura di Siracusa – coordinando strategie e cautele atte a garantire il continuo rifornimento delle piazze di spaccio”. Il blitz di oggi ha portato a diverse perquisizioni, durante le quali sono stati trovati e sequestrati 12 telefoni cellulari, due cartucce inesplose, tre bilancini di precisione, 76 grammi di hashish, sette grammi di cocaina e il materiale utilizzato per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente, oltre a 15.000 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio, e ad una macchina contasoldi.




